
Salvini e il processo per vilipendio, dopo gli insulti ai magistrati – La replica “Non ho paura di niente e di nessuno”

Gli insulti lanciati contro i magistrati in un comizio che risale al 2016 sono pesanti. Matteo Salvini, leader della Lega dovrà affrontare il processo per vilipendio della magistratura a Torino.
Il vicepremier disse, nell’occasione: “Qualcuno usa gli stronzi che male amministrano la giustizia. Io difenderò qualunque leghista indagato da quella schifezza che si chiama magistratura italiana che è un cancro da estirpare”. Frasi pronunciate durante un comizio pubblico a Collegno, indirizzate contro i giudici che tenevano sotto inchiesta i politici della Lega.
Parole che sono costate a Salvini una citazione diretta a giudizio che, in questo caso, non passa da alcuna autorizzazione a procedere dal Parlamento perché riguarda fatti precedenti la sua nomina. Una causa penale che potrebbe chiudersi con una multa fino a 5mila euro.
Salvini ha replicato a Bari, dichiarando di essere orgoglioso del lavoro che sta portando avanti e di non avere paura di niente.
“Processo più, processo meno…” – ha dichiarato Salvini – “Io faccio il ministro e lo faccio con orgoglio. Sono assolutamente tranquillo e orgoglioso dei risultati che stiamo raggiungendo quindi non ho paura di niente e di nessuno”, ha commentato il leader della Lega.