
Salvini su esclusione al Salone del Libro “Questa è censura delle idee!”

Non si placa la polemica dopo la decisione degli organizzatori, anche su richiesta di Comune e Regione Piemonte, di tenere fuori dal Salone del Libro lo stand della casa editrice del coordinatore di Casapound in Lombardia. Mentre Luigi Di Maio appoggia apertamente questa scelta, Matteo Salvini si scaglia contro quella che ha ha definito “una censura delle idee”.
L’esclusione dal Salone dello stand di Francesco Polacchi, indagato per apologia del fascismo, fa ancora discutere.
Se Luigi Di Maio dichiara: “quella dell’editore è una provocazione per vendere libri”, e “la nostra Costituzione nasce sui valori contro il fascismo”, Matteo Salvini (che in qualche modo è chiamato in causa, dal momento che AltaForte avrebbe dovuto presentare il suo libro biografia) replica duramente.
“Siamo alla censura dei libri in base alle idee, ma non ha mai portato fortuna in passato il rogo dei libri – dice il Ministro dell’Interno, che aggiunge: “Alle idee si risponde con le idee alla faccia dei compagni che fanno i processi alle idee, sempre che ci siano delle idee, ma loro preferiscono urlare ‘fascista’”.