
Scuola, “rivoluzione” in Svezia – Addio tablet, troppa tecnologia fa male. Si torna a “carta e penna”
Scuola, “rivoluzione” in Svezia – Addio tablet, gli studenti tornano a “carta e penna”
In Svezia, il governo ha deciso di vietare l’uso dei dispositivi digitali nelle scuole materne e di riportare l’attenzione sull’apprendimento tradizionale con carta e penna.
La decisione è stata presa in seguito ai risultati di un’indagine internazionale che evidenzia un calo nell’abilità di lettura dei bambini svedesi, attribuito all’eccessivo utilizzo degli strumenti digitali.
Nonostante ciò, la Svezia rimane in una buona posizione nella classifica mondiale delle competenze di lettura. Il nuovo ministro dell’Istruzione, Carlotta “Lotta” Edholm, intende porre fine all’insegnamento digitale per i bambini sotto i sei anni, sostenendo che i tablet abbiano compromesso le competenze di base.
La decisione ha suscitato polemiche, ma Edholm sostiene che ci siano prove scientifiche a favore del ritorno all’apprendimento tradizionale.
“Si teme che i bambini trovino a scuola un ambiente noioso e antico che non corrisponde alla realtà del mondo circostante, più dinamica e divertente – scrive Il Messaggero – “Si è pensato anche che il calo nella capacità di lettura fosse dovuto al Covid o all’arrivo di molti bambini immigrati che non parlano ancora bene lo svedese, ma Lotta Edholm ha replicato alle critiche citando una ricerca del Karolinska Institutet, una delle più importanti università di medicina al mondo, quella che seleziona ogni anno il vincitore del Premio Nobel: «Ci sono chiare prove scientifiche che gli strumenti digitali compromettono piuttosto che migliorare l’apprendimento degli studenti. Riteniamo che l’attenzione dovrebbe tornare all’acquisizione di conoscenze attraverso libri di testo stampati e competenze degli insegnanti, piuttosto che acquisire conoscenze principalmente da fonti digitali liberamente disponibili che non sono controllate per l’accuratezza”.