Dopo aver preso di forza la donna questa mattina  in piazza San Carlo, portata in macchina e legata, i rapitori volevano nascondersi in un parcheggio privato in via Giusti. Ma gli agenti della volante sono riusciti a bloccarli e ad arrestarli. Il titolare dell’esercizio di via Giusti ha raccontato all’agenzia Ansa:

“I tre sono scesi e mi hanno chiesto se potevano lasciare il furgone al piano di sotto. Parlavano in inglese, sembravano dell’Est. Quando gli ho detto di ‘no’, spiegando loro che il furgone era troppo grosso, hanno fatto inversione per uscire. Ma si sono trovati davanti la polizia”.

Ma cosa ha portato ad un’azione tanto plateale nel pieno centro a Torino, sotto gli occhi dei passanti allibiti?

Dietro il tentativo di sequestro di persona ci sarebbe una storia di recupero crediti che inizia in Germania, e ciò che è emerso dai primi accertamenti della Polizia. I tre arrestati sono di nazionalità tedesca, due di loro fanno parte un’agenzia di investigazioni. Fermata anche una quarta persona, anch’essa tedesca.

Hanno anche tentato di rapire l’uomo che era con la vittima e che si è dato alla fuga.

Ma i due non sarebbero responsabili di alcuna truffa, forse semplicemente vittime di uno scambio di persona. Per questa ragione si procede ora per sequestro di persona a scopo di estorsione.
L’uomo che era con la donna rapita è irreperibile, secondo le informazioni in possesso degli investigatori.

Gli arrestati, che ora rischiano fino a 20 anni di reclusione, sono un 54enne imprenditore edile, che sostiene di essere stato truffato, due giovani investigatori di 24 e 25 anni e un loro complice di 58 anni.