Social vietati ai minori di 16 anni: “Difendiamo i nostri giovani”. La nuova legge in Australia

01/12/2024

Social vietati ai minori di 16 anni: “Difendiamo i nostri giovani”

In Australia, il Parlamento ha approvato una legge che vieta ai minori di 16 anni di accedere ai social media, come Facebook, Instagram e X. La normativa, tra le più rigide al mondo in materia, impone alle piattaforme di adottare “misure ragionevoli” per impedire agli under 16 di creare account. Le aziende che non rispettano queste regole rischiano multe fino a 50 milioni di dollari australiani (oltre 30 milioni di euro). La legge è stata approvata con ampi margini sia alla Camera che al Senato, ricevendo sostegno bipartisan. Le piattaforme avranno un anno di tempo per adeguarsi prima che vengano applicate le sanzioni.

Preoccupazioni degli esperti
Nonostante il sostegno politico, la legge ha sollevato dubbi tra esperti di salute mentale e welfare infantile. Alcuni temono che il divieto possa isolare i giovani, privandoli dei benefici sociali offerti da queste piattaforme. C’è anche il rischio che i minori possano spostarsi verso il dark web o evitare di denunciare situazioni di pericolo online. Inoltre, la normativa potrebbe disincentivare le aziende tecnologiche a migliorare la sicurezza dei social.

Le posizioni politiche e aziendali
Secondo i sostenitori, come la senatrice Maria Kovacic, la legge obbliga finalmente le piattaforme ad assumersi una responsabilità ignorata per anni a favore del profitto. Al contrario, il senatore dei Verdi David Shoebridge ha criticato la normativa, sostenendo che danneggerà in particolare i giovani vulnerabili, come quelli nelle comunità regionali o LGBTQI.

Meta, la società di Mark Zuckerberg, ha espresso preoccupazione per la rapidità con cui è stata approvata la legge, sottolineando che mancano prove chiare sul legame tra social media e problemi di salute mentale giovanile. Inoltre, ha proposto soluzioni alternative, come la verifica dell’età tramite sistemi operativi o app store, per ridurre il rischio di violazioni della privacy e semplificare l’applicazione della normativa.

La legge rappresenta una svolta significativa nella regolamentazione dei social media in Australia. Tuttavia, resta da vedere come le piattaforme riusciranno a implementare le nuove regole e quali saranno le conseguenze per i giovani utenti e per le aziende coinvolte.

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