La vicenda aveva avuto risalto nell’autunno di due anni fa, quando quattro ragazzi avevano scagliato aghi a bordo di una Porsche in diversi quartieri di Torino, in particolare fra San Donato e Campidoglio.
Sette i passanti feriti dagli aghi, poi l’auto (presa a noleggio) era stata individuata dalla polizia

Il caso si è chiuso con una condanna a due anni per lesioni e a un mese per guida senza patente a Francesco Greco, 30 anni, che conduceva la vettura pur non avendo la licenza di guida che gli era stata revocata.
Il 30 enne era stato individuato da alcuni testimoni come il giovane alla guida della Porsche Cayenne a noleggio che seminava il panico (e gli aghi) per la città.
Greco dovrà anche pagare 10 mila euro all’unica vittima che si è costituita parte civile al processo, un medico neurologo raggiunto a una gamba da un grosso ago: aveva provato forte dolore al momento dello sparo, ma l’ago si era conficcato completamente dentro la coscia, invisibile all’esterno. Un’ecografia non aveva stabilito cosa fosse accaduto, l’uomo ha dovuto ricorrere ad una radiografia per scoprire l’oggetto estraneo in corpo, estratto dopo un intervento chirurgico.

Assolto l’amico di Greco, coimputato nel processo, sospettato di essere in auto con lui.
Grazie anche alle telecamere, le indagini avevano portato alla scoperta che una delle vetture da cui erano partiti gli aghi sparati dal finestrino era stata noleggiata da una carrozzeria.
In un primo tempo erano stati denunciati quattro ragazzi tra i 26 e i 28 anni, un gruppo ribattezzato la “banda delle freccette”.
La pm Nicoletta Quaglino che ha coordinato le indagini, ha mandato a giudizio solo due di loro. Infine la procura ha chiesto la condanna soltanto del 30enne alla guida, con la certezza che fosse in auto in almeno un episodio di quelli contestati.
La stessa linea è stata seguita dal giudice.