“Tasse ridotte del 50% a tutte le imprese che tornano in Italia” – L’annuncio del vicepresidente dell’Economia

23/10/2023

“Tasse ridotte del 50% a tutte le imprese che tornano in Italia” – L’annuncio del vicepresidente dell’Economia

Il governo guidato da Giorgia Meloni, attraverso il viceministro all’Economia Maurizio Leo, ha proposto una strategia fiscale volta a incentivare il rientro delle aziende in Italia.

Questa strategia è delineata dal decreto legislativo sul fisco internazionale, approvato preliminarmente dal Consiglio dei ministri il 16 ottobre.

I punti principali della strategia sono:

Reshoring di aziende: Le aziende che decidono di tornare in Italia beneficeranno di una tassazione ridotta del 50%. Questa mossa è volta a incoraggiare le imprese che si sono trasferite all’estero, in particolare in paradisi fiscali, a rientrare in Italia.

Incentivi per i lavoratori: Dal 2024, i lavoratori dipendenti o autonomi che trasferiscono la loro residenza fiscale in Italia beneficeranno di un regime fiscale agevolato per un massimo di cinque anni.

Global Minimum Tax: È stata introdotta la Global Minimum Tax, ma i dettagli specifici non sono stati forniti nell’articolo.

Operazione reshoring: Questo incentivo sarà valido per sei anni: l’anno fiscale in corso al momento della rilocalizzazione e per i successivi cinque anni. Le aziende che beneficiano dell’incentivo ma che decidono di delocalizzare nuovamente prima della scadenza dei cinque anni dall’agevolazione dovranno restituire le imposte non pagate, comprensive di interessi.

Rientro dei cervelli: È previsto uno sconto Irpef per i “cervelli” che rientrano in Italia, con specifiche regole e restrizioni. La riforma del fisco internazionale ha modificato lo sconto fiscale, riducendolo al 50% e limitandolo ai lavoratori altamente qualificati o specializzati.

La strategia è stata annunciata durante un evento organizzato da Fratelli d’Italia a Roma, dal titolo “L’Italia vincente – Un anno di risultati”. La Premier Giorgia Meloni non era fisicamente presente all’evento.

“L’operazione rientro del Made in Italy – spiega Il Sole 24 Ore – ” varrà per l’anno di imposta in corso al momento della rilocalizzazione e per i cinque periodi di imposta successivi. Potenzialmente, dunque, sei anni, secondo quanto si legge all’articolo 5 della bozza del decreto legislativo. L’incentivo consisterà nel dimezzamento dell’imponibile Ires o Irpef a seconda dei casi e dell’Irap. Beneficiarie le attività di impresa e di arti e professioni esercitate in forma associata che vengono ritrasferite in Italia da un Paese extra Ue o esterno allo Spazio economico europeo. Ma le imposte non pagate vengono recuperate dallo Stato, con gli interessi, se avviene un’ulteriore delocalizzazione, anche parziale, prima che siano trascorsi cinque anni dalla scadenza dell’agevolazione. Dal beneficio sono comunque escluse le attività che erano già esercitate in Italia nei 24 mesi prima del reshoring (clausola per evitare delocalizzazioni lampo effettuate per poi ottenere gli sgravi)”.

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