Torino – A Gennaio 35mila assunzioni in Piemonte

A gennaio 2025, le imprese del Piemonte prevedono di assumere circa 34.630 lavoratori, con un totale che sale a 89.040 per l’intero trimestre gennaio-marzo. Tuttavia, si registra un calo rispetto all’anno precedente: -10,3% su base mensile e -7,2% su base trimestrale. A livello nazionale, la domanda di lavoro diminuisce in misura minore, rispettivamente del 2,1% e dello 0,2%.

Tipologie di aziende e contratti
Il 56,9% delle assunzioni interesserà piccole e micro imprese, mentre il 20,6% coinvolgerà aziende di medie dimensioni e il 22,4% grandi imprese. Prevalgono i contratti a tempo determinato (50%), seguiti da quelli a tempo indeterminato (37%). La quota di laureati richiesti cresce, raggiungendo il 19%, mentre i diplomati rappresentano il 28%.

I servizi dominano la domanda con 59.190 entrate previste nel trimestre, seguiti dall’industria con 29.850 assunzioni. Tra i servizi, i comparti principali sono commercio (14,5%), turismo (13,8%) e servizi alle persone (12,9%). Nell’industria spiccano le industrie meccaniche ed elettroniche, che assorbono il 7,3% delle previsioni di assunzioni.

Quasi la metà delle assunzioni (49,6%) presenta difficoltà di reperimento, spesso dovute alla mancanza di candidati idonei (34,4%). Tra le figure più richieste e difficili da trovare figurano: Medici (89,2%), operai specializzati nell’edilizia e manutenzione (oltre 70%)
Tecnici della salute (68,1%), conduttori di macchine industriali (69,4%).

I settori tecnico-scientifici, come medico-odontoiatrico e chimico-farmaceutico, evidenziano le maggiori carenze tra i laureati. Anche tra i diplomati, i profili relativi a edilizia, meccanica e riparazione dei veicoli sono particolarmente difficili da reperire, con picchi fino al 78,5%.

Prospettive e tendenze
Nonostante il calo complessivo delle assunzioni e le difficoltà nel trovare candidati, il mercato del lavoro piemontese evidenzia un interesse crescente per figure specializzate e giovani. Il 31% delle assunzioni previste è destinato a candidati sotto i 30 anni, mentre il 19% delle aziende cerca personale immigrato, segnalando una necessità di ampliare il bacino di reclutamento per colmare il divario tra domanda e offerta.