Torino dice addio all’Intelligenza Artificiale, Milano scelta al posto di Torino
Il governo ha gelato le aspettative torinesi con le parole della ministra Messa: “C’è già il polo della mobilità sostenibile, per gli altri fondi si va a gara”

E sale la protesta: dal centro italiano per l’intelligenza artificiale alla Città dell’Aerospazio tutto potrebbe saltare, per la necessità di vincere una competizione a livello territoriale per l’uso dei fondi del Pnrr.

Intanto ad allontanare da Torino il «Centro italiano di ricerca per l’automotive» è la ministra Maria Cristina Messa, sul palco del tour Italiadomani, che ha ribadito al tavolo di Italia Domani:  «Voi avrete il centro per la mobilità sostenibile, per il quale è stato fatto lo statuto e potrà iniziare a lavorare. Non è sull’intelligenza artificiale: per questo Torino dovrà partecipare a un bando come tutti gli altri».

Il progetto avrebbe portato 600 posti di lavoro e oltre 800 milioni di euro di investimenti sulla città di Torino.

E sale la polemica: “Sull’intelligenza artificiale il Governo non può rimangiarsi la parola nei confronti di Torino. Non accettiamo di essere trattati come una succursale, non vogliamo apprendere di queste decisioni che tradiscono gli impegni verso la città in questo modo. Lunedì in Parlamento porteremo la questione perché là misura e’ colma. Sposiamo ogni singola parola del mondo dell’imprenditoria. Torino deve avere l’intelligenza artificiale. Basta chiacchiere e bugie, basta governi quaquaraqua” così il deputato di Fratelli d’Italia Augusta Montaruli.