
Torino all’avanguardia nella prevenzione delle insufficienze cardiache – Ecco gli ultimi risultati del Politecnico
Torino all’avanguardia per la per la prevenzione delle insufficienze cardiache – Ecco gli ultimi risultati del Politecnico
Rridurre la fibrosi cardiaca e, di conseguenza, i casi di insufficienza cardiaca. Lo studio multidisciplinare condotto dall’Unità di Ingegneria Tissutale del Centro Cardiologico Monzino di Milano (coordinata dal dottor Maurizio Pesce), a cui ha partecipato un team di bioingegneri del Politecnico di Torino, porta ottimi risultati su questo versante.
Il team, spiega poliflash. polito,it, “è costituito da Massimo Salvi e Filippo Molinari del Dipartimento di Elettronica e Telecomunicazioni-DET e da Dario Carbonaro, Diana Massai e Umberto Morbiducci del Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Aerospaziale-DIMEAS. Lo scompenso cardiaco è la principale causa di ricovero ospedaliero ed è caratterizzato da un’elevata mortalità. Questa patologia origina da un eccesso di fibrosi del muscolo cardiaco, che ne altera il suo normale funzionamento. L’obiettivo dello studio – pubblicato dalla prestigiosa rivista internazionale “Circulation Research” come articolo di copertina – è stato quello di valutare il ruolo degli stimoli meccanici nel rimodellamento cellulare in soggetti affetti da fibrosi cardiaca”.
La comparsa di fibrosi, secondo lo studio, può essere causata dalla risposta delle cellule a particolari stimoli meccanici.
“I ricercatori – aggiunge il magazine del Politecnico – ” hanno utilizzato tecniche di imaging e metodi molecolari per la valutazione della deformazione cellulare. In particolare, il team del Politecnico ha svolto le analisi quantitative su modelli murini e su cellule cardiache umane. Il lavoro ha portato alla scoperta di un meccanismo in grado di ridurre la fibrosi attraverso l’inibizione degli stimoli meccanici sulle cellule cardiache, prevenendo così la progressione dello scompenso cardiaco”.
E i membri del team di ricerca del Politecnico sottolineano: “Comprendere i meccanismi cellulari alla base dello scompenso cardiaco risulta fondamentale per lo sviluppo di farmaci innovativi in grado di contrastare l’avanzamento della fibrosi e di ripristinare la funzionalità cardiaca”.