Riceviamo e pubblichiamo il messaggio dell’hub culturale OFF TOPIC di Torino, che illustra una situazione di forte precarietà del settore, anche alla luce delle ultime decisioni del governo.

OFF TOPIC ha richiuso le sue porte prima di Natale. Di nuovo. Come nel peggiore dei déjà vu.

Una decisione molto sofferta per il direttivo del Torino Youth Center che ha richiuso le porte dell’hub culturale di Torino con lo stesso spirito di quel fatidico marzo 2020, senza nessun decreto ancora attivo e senza imposizione, ma a tutela di chi lo abita, siano essi lavoratori e lavoratrici o pubblico.

In pieno stile OFF TOPIC la reazione propositiva tuttavia non si è fatta attendere ed ecco spuntare sui social l’analisi di contesto e la call to action al pubblico.

Abbiamo ri-chiuso OFF TOPIC. Di chi è la colpa? Di nessuno. Vorremmo però adesso arrivare a tutti voi per parlare di RESPONSABILITÀ perché è arrivato il momento anche da parte del pubblico di comprendere cosa c’è dietro tutte le serate, i sorrisi, gli abbracci ai concerti, gli applausi a teatro, la possibilità di approfondire i temi che mettiamo ogni giorno sul palco o, semplicemente, cosa c’è dietro quel buon bicchiere di vino.

Sono passati due anni, e non è cambiato niente. Come spazio culturale siamo esattamente nella stessa fragilità. E questo è il contesto che riguarda tutti gli spazi culturali, in ogni angolo della nazione. Quelli che non sono mai stati nominati dal nostro Ministro che ha sempre parlato di Cinema, Teatri e Musei, perdendosi tutto l’humus della cultura di un Paese intero che, nelle province e nelle periferie, non passa dalle poltroncine rosse di velluto né da un quadro di Caravaggio, ma da piccoli spazi che magari fanno musica, teatro sperimentale, talk e molto altro e ripagano il proprio lavoro con la birra di chi li frequenta. Questi luoghi sono SALVEZZA SINCERA per interi territori e migliaia di persone che non hanno altra alternativa al silenzio (e a molto peggio).

Come lo spieghiamo al nostro Governo che oggi un luogo come OFF TOPIC esiste anche perché tanti anni fa, molti di noi sono stati salvati, nutriti, formati, da un piccolo spazio che faceva cultura? Come lo spieghiamo al Governo che quando spazi come OFF TOPIC chiudono, tante persone e soprattutto tanti giovani, in particolare quelli che crescono in contesti periferici, perdono un punto di riferimento, un luogo sicuro, un presidio culturale in cui trascorrere il proprio tempo? Come lo spieghiamo al nostro Governo che quando chiude uno spazio come OFF TOPIC si rendono fragili quaranta lavoratori e lavoratrici? Eh sì, siamo quaranta, non lo sapevate? Siamo, come tantissimi altri spazi disseminati in tutta Italia, un indiscutibile valore economico – economico! – sociale e culturale.

Questa ennesima chiusura coglie il settore nuovamente in uno stato di fragilità. È definitivamente arrivato il tempo delle riforme.

Così OFF TOPIC è in prima linea e aderisce alla petizione promossa da Lo Stato Dei Luoghi affinché abbia inizio l’iter parlamentare per approvare la proposta di legge 3205 depositata il 13 luglio in Parlamento dal titolo Disposizioni per la promozione e il sostegno delle produzioni, della diffusione, della fruizione e dell’accesso alla creatività, alla cultura, alle arti performative e allo spettacolo e riconoscimento di luoghi e di e di spazi della cultura, della creatività e delle arti performative.
La petizione si firma a questo link:  https://bit.ly/3mYbZ2n

Un percorso urgente e non più rimandabile dove la parola “accesso” è sinonimo di democrazia e la parola “riconoscimento” è sinonimo di tutela.

Nonostante l’incertezza, la frustrazione e le difficoltà, come preannunciato il giorno della chiusura, dal 4 gennaio 2022 si prova, ancora una volta e con l’animo di sempre, a ripartire.
Perché senza cultura non c’è cura.