Emergono nuovi elementi sull’omicidio-suicidio di corso Racconigi.

La donna uccisa a coltellate, Luana Antonazzo, 60 anni, insegnante di Lecce, era andata a trovare la figlia Chiara Rollo a Torino. la ragazza era sconvolta perché da poco aveva  perso il lavoro e l’insegnante voleva stare vicino alla figlia, 33 anni, affetta da una forma di psicosi comportamentale.

Nella notte dell’omicidio Luana Antonazzo aveva provato a chiedere aiuto al ragazzo di Chiara: “Mi sembra scompensata – aveva scritto allarmata in un messaggio alle 4,30 inviato all’uomo, come riporta il quotidiano Repubblica – “E’ diventata aggressiva, non riesco a trattenerla, torna qui ” .
Ma il ragazzo di Chiara legge il messaggio la mattina seguente e chiama subito la polizia.
Quando gli agenti bussano alla porta, in corso Racconigi 237, l’efferato omicidio si è già consumato e la 33enne , con la Polizia alla porta, si getta dal balcone al nono piano, uccidendosi.

Lo scorso anno Chiara Rollo era stata ricoverata all’ospedale Mauriziano. Chi la conosce ripeteva che ultimamente stava meglio e aveva ridotto il dosaggio dei farmaci. Ma il duro colpo per lei è arrivato con la perdita del lavoro, pochi giorni fa.

Chiara telefona affranta alla madre, che decide di partire da Lecce e di raggiungerla a Torino.
Ma della figlia inizialmente si sono perse le tracce: la ragazza è partita per Milano, senza avvisare nessuno. Poi ritorna, incontra la madre, si arrabbia moltissimo con lei e fugge di nuovo.

Quando Chiara torna in corso Racconigi è ormai notte fonda e scoppia un violento litigio.

Intorno alle 6 l’omicidio, in cucina, con diverse coltellate contro la madre e l’utilizzo di tre coltelli diversi.

La tragedia si è ormai consumata, e il ragazzo di Chiara il giorno successivo non si dà pace: “Fossi stato presente nella notte forse si sarebbe evitata questa tragedia”.