
Torino- Bufera sul progetto della moschea in periferia nord. La protesta di residenti e Fratelli d’Italia
“Parlano di integrazione poi basta guardare il progetto della moschea per vedere sale preghiere separate tra uomini e donne. Dove sono le femministe che pensano alle vocali ma non alle cose serie? – a dichiararlo sono la candidata presidente della Circoscrizione 7 Patrizia Alessi e il Candidato presidente della Circoscrizione 6 Valerio Lomanto, che ieri hanno organizzato un presidio davanti all’ex Fonderie Nebiolo insieme all’Onorevole Augusta Montaruli -. In Aurora è Barriera ci sono già troppe moschee, non si possono formare dei ghetti e parlare di integrazione. Sono mesi che come Fratelli d’Italia chiedevamo una Commissione in Circoscrizione 7 per avere notizie della trattativa, ma il Comune ha voluto tenere tutto sotto traccia per poi fare questo ennesimo “regalo” ai torinesi. Aurora è Barriera dicono No alla nuova Moschea e faremo di tutto per fermare il progetto. I cittadini della periferia nord di Torino non hanno bisogno di una nuova moschea piovuta dall’alto ma di più sicurezza e meno degrado”.
A queste parole si aggiungono quelle dell’onorevole Augusta Montaruli (Fratelli d’Italia): “No alla moschea a Torino nell’ex Fonderia Nebiolo. Porterò in Parlamento una interrogazione affinché le Istituzioni si impegnino a rispettare il principio di reciprocità. Per creare integrazione è necessario che si insegni la lingua e la cultura italiana agli stranieri che vengono nel nostro Paese. Non un maxi-complesso per gli islamici, per promuovere solo ed esclusivamente la loro cultura, posto oltretutto in una periferia già difficile. Nello stesso momento chiederò anche una operazione di trasparenza nell’utilizzo della cospicua somma stanziata per la realizzazione dell’istituzione religiosa. Il business della cultura ha radici ambigue, non è questa ottica di integrazione che può risolvere i punti bui dell’immigrazione”.