Torino – Chiude lo storico locale Shamrock Inn, il primo Irish pub in città

Lo Shamrock Inn, il primo Irish pub di Torino, chiude definitivamente dopo quasi 30 anni di attività.

Aperto nel 1995, il locale è stato un punto di riferimento per chi amava birra, musica, e serate in compagnia. Conosciuto per l’atmosfera vivace, le serate affollate e il suo stile “gay-friendly”, lo Shamrock Inn ha visto passare generazioni di clienti, dagli studenti Erasmus agli appassionati di calcio e rugby.

La chiusura è prevista per il giorno 2 Novembre.

Il pub, situato in corso Vittorio, si è distinto negli anni per la vasta offerta di birre, dalle più comuni alle più ricercate, e per la possibilità di mangiare fino a tardi. Nei suoi 300 metri quadrati, con cinque sale, ha ospitato eventi popolari, come serate di cabaret e partite sportive, diventando un punto di incontro per persone di tutte le età e provenienze. Tra i suoi frequentatori c’erano anche celebrità come Juric, Cattelan, Juri Chechi e Bunna degli Africa Unite. E anche Alessandro Borghese aveva dedicato al locale una puntata del suo programma “Quattro Ristoranti”.

Ma ora il pub dovrà chiudere i battenti. E cederà il passo a nuovi appartamenti di lusso che prenderanno il posto dello storico locale.

La chiusura è stata comunicata da Alessandro Carbonara, che aveva rilevato il pub nel 2019, cercando di farlo risorgere dopo una precedente chiusura. Carbonara ha raccontato la difficoltà nel salvare il locale a causa di complicazioni legali e finanziarie.

Ora la proprietà dell’immobile ha deciso di vendere per sviluppare abitazioni smart.

Dodici dipendenti perderanno il lavoro, e per i gestori è un brutto colpo.

“Proviamo un grande rammarico –  è il messaggio di Alessandro Carbonara- “Abbiamo tentato in ogni modo di evitare questo epilogo, rivolgendoci a diversi consulenti e avvocati, ma ora ci troviamo con le spalle al muro. Nel 2019 “il pub era chiuso da mesi, ma per noi,  che abbiamo tantissimi ricordi legati a questo luogo, era inaccettabile vederlo scomparire. Abbiamo unito le forze e, con grande impegno, lo abbiamo riaperto. La data prevista di apertura era il 9 marzo 2020, proprio la data del primo lockdown. Che tempismo. Poi aggiunge: “Abbiamo riportato in vita lo Shamrock una volta e siamo pronti a farlo di nuovo. Questo posto è parte di noi. Stiamo cercando una nuova sede, anche più piccola inizialmente, per ripartire”.