“Niente elemosina ai mendicanti del centro”. Le parole del comandante dei vigili e della vice sindaca di Torino Sonia Schellino e il successivo sgombero di una decina di clochard dalle vie del centro hanno colpito il mondo del volontariato. Dura la presa di posizione anche dell’arcivescovo Nosiglia che si è detto “fortemente addolorato per la situazione. I clochard cacciati dal centro sono una ferita che addolora Torino” – ha commentato l’Arcivescovo, in un recente intervento sula Stampa, in cui ha aggiunto che la condizione dei mendicanti non va nascosta o sbandierata in maniera strumentale. Ma a Torino servirà ora organizzare soluzioni per il bene comune.

Lo stesso Nosiglia è convinto che sia necessaria una svolta. Per questo motivo parteciperà nella giornata di domani, martedì 9 Febbraio, al tavolo convocato da Palomba. Quindi, mercoledì, riunirà attorno a un tavolo le realtà ecclesiali che stanno attualmente lavorando con i senzatetto per pianificare le azioni da mettere in campo.

Sul tema è intervenuto il consigliere comunale, capogruppo di Sicurezza e Legalità verso Forza Italia Raffale Petrarulo che mette sul tavolo della discussione una nuova proposta:

“Concordo con le parole dell’Arcivescovo di Torino sulla pianificazione di nuove azioni da mettere on campo.

Ma gli domando e mi chiedo: con tutti i luoghi sacri o di culto ormai inutilizzati o sovradimensionati perché non li offre a queste persone più sfortunate e senza un tetto stabile. Misteri della fede? In fin dei conti – conclude Petrarulo  – “L’8per mille molti lo donano alla Chiesa per utilità caritatevoli. Se non ora quando?”