
Torino – Continua l’allarme black out, 10 ore senza corrente – Bufera su Iren: c’è chi pensa ad una causa collettiva

Torino – Continua l’allarme black out, 10 ore senza corrente elettrica
A Torino è esplosa una nuova emergenza legata all’energia elettrica: blackout prolungati hanno lasciato numerosi quartieri della città senza corrente per circa dieci ore, scatenando l’indignazione di cittadini e commercianti. Il guasto si è verificato tra domenica pomeriggio e la notte di lunedì, colpendo zone estese come Vanchiglia, Barriera di Milano, Mirafiori, Borgo Vittoria, San Secondo e persino il centro storico. In alcuni casi, l’elettricità è mancata dalle 14 fino a notte inoltrata, causando pesanti disagi alla popolazione.
I disagi e la rabbia dei cittadini
Il blackout ha avuto conseguenze pesanti soprattutto per esercenti e residenti: molti negozi e locali hanno dovuto chiudere in anticipo, frigoriferi e celle frigo sono rimasti spenti per ore, e l’assenza di aria condizionata ha aggravato la situazione in una giornata particolarmente calda. Persino chi aveva parcheggiato l’auto nei silos sotterranei è rimasto bloccato, impossibilitato ad accedere o uscire a causa dell’interruzione di energia. Circa sessanta utenti di un parcheggio in via Porta Palatina starebbero valutando una causa collettiva. Un ristorante di cucina brasiliana ha dichiarato danni stimati in 15.000 euro.
Nel frattempo, si è tenuto regolarmente il grande concerto in piazza Castello, con artisti come Ghali, The Kolors, Baby K e Capo Plaza. Secondo Iren, la società che gestisce la fornitura elettrica, il concerto non è stato la causa del blackout, poiché dotato di generatori autonomi. La spiegazione, però, non ha placato la frustrazione di molti cittadini, che hanno espresso il loro malcontento anche in modo ironico e provocatorio, arrivando a ipotizzare l’acquisto di generatori privati per affrontare simili emergenze.
Le critiche alla gestione e il ruolo della politica
L’interruzione dell’elettricità ha generato un’ondata di polemiche. Il gruppo politico Fratelli d’Italia ha chiesto al sindaco Stefano Lo Russo chiarimenti urgenti, accusandolo di non aver fornito risposte concrete. Hanno inoltre richiesto che i dirigenti di Iren si assumano le proprie responsabilità e si scusino pubblicamente per i disservizi. È stato anche ricordato che il Comune di Torino è tra gli azionisti di Iren, insieme a Genova e Parma, e che l’attuale amministrazione ha recentemente aumentato la propria quota nella società, che garantisce significativi dividendi alle casse comunali e prevede stipendi elevati per i suoi dirigenti.
Un segnale d’allarme per il futuro della città
L’interruzione elettrica ha anche riacceso il dibattito più ampio sul futuro della città. Torino, da sempre orgogliosa della sua eredità industriale e culturale e oggi in cerca di un nuovo ruolo tra aerospazio, gastronomia, cinema e tecnologia, viene ora chiamata a fare i conti con fragilità strutturali e gestionali. Il blackout, al di là del disagio immediato, potrebbe servire da spunto per una riflessione più profonda: la rete elettrica non è adeguata a reggere la crescente domanda energetica cittadina, soprattutto in presenza di eventi e temperature elevate. Se davvero il sistema è andato in crisi per il sovraccarico, significa che servono investimenti, manutenzione e visione a lungo termine.