Torino – Crisi Mirafiori, ma non per tutti: operai in cassa, ai capi reparto un aumento di 5mila euro. E scoppia la protesta

26/11/2024

Torino – Crisi Mirafiori ma non per tutti: operai in cassa, ai capi reparto un aumento di 5mila euro.

La situazione nello stabilimento di Mirafiori è caratterizzata da una crisi evidente, che però non colpisce tutti allo stesso modo.

Recentemente, Stellantis ha inviato comunicazioni a capi reparto e capi squadra delle Carrozzerie, annunciando aumenti salariali tra il 4% e il 12%, equivalenti a incrementi fino a 5.000 euro lordi l’anno.

Una decisione che ha suscitato polemiche e che genera amarezza tra i 2.800 operai, costretti da mesi a vivere con gli esigui compensi della cassa integrazione, che si aggirano intorno ai mille euro mensili.

Le critiche sindacali e il contesto della crisi
I sindacati, come sottolineato da Gianni Mannori della Fiom di Torino, ritengono la scelta aziendale discutibile in un momento di estrema difficoltà per gli operai. Stellantis ha infatti mantenuto a lungo fermi i reparti produttivi: dopo due mesi di stop, a novembre è ripresa l’attività, ma solo a rotazione e con un turno per la produzione della Fiat 500e e di alcuni modelli Maserati.

Ma si teme un nuovo blocco già a dicembre, a causa della carenza di ordini, con la prospettiva di ulteriori periodi di cassa integrazione fino a novembre 2025, quando dovrebbe partire la produzione della Fiat 500 ibrida, modello che il CEO Carlos Tavares punta a far diventare un pilastro dello stabilimento torinese, con un obiettivo di 200.000 unità all’anno.

Gli aumenti salariali e la strategia aziendale
Gli incrementi retributivi sono parte di una politica aziendale volta a premiare le performance individuali e rientrano in una logica di riallineamento salariale. Si tratta di aumenti “ad personam”, decisi unilateralmente da Stellantis senza consultare i sindacati, come spesso accade per impiegati e dirigenti. Per la prima volta, però, questa pratica viene applicata anche nelle linee produttive, colpendo il cuore operativo di Mirafiori in uno dei suoi momenti peggiori. Igor Albera della Fim Cisl ha criticato questa scelta, giudicandola più adatta a una piccola impresa che a una grande multinazionale, sottolineando il rischio di creare divisioni nel collettivo.

La reazione degli operai e il quadro generale
Gli aumenti, come informa il Corriere della Sera, riguardano circa 50 capi squadra e capi reparto, una minoranza non toccata dalla cassa integrazione, ma questa decisione è vista come iniqua dagli operai e dai loro rappresentanti sindacali, come Luigi Paone della Uilm, che richiedono maggiore attenzione per i lavoratori in difficoltà economica. La crisi del settore automobilistico, aggravata dalla transizione verso l’elettrico, ha pesantemente colpito Stellantis, con un calo delle immatricolazioni del 16% a ottobre e il mancato raggiungimento dell’obiettivo di produrre un milione di veicoli in Italia. Finora, l’azienda ha evitato misure drastiche come licenziamenti o chiusure di stabilimenti, optando per incentivi all’esodo e altre strategie meno traumatiche.

 

 

 

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