
Torino – Decapitato clan di mafia nigeriana: operavano con riti e minacce, tra spaccio estorsioni e rapine. Il blitz della Polizia
Torino – Decapitato clan di mafia nigeriana: operavano con riti e minacce, fra spaccio estorsioni e rapine. Il blitz della Polizia
La polizia italiana ha condotto un importante blitz contro la mafia nigeriana, arrestando 16 esponenti del gruppo criminale Eiye a Torino e in alcune province limitrofe.
L’organizzazione è stata accusata di controllare le nuove affiliazioni e il traffico di droga in diverse piazze dei centri cittadini. Le indagini sono iniziate nel 2019 e hanno dimostrato l’esistenza del gruppo Eiye sul territorio sabaudo, identificando i vertici dell’organizzazione in Italia, in contatto costante con la Nigeria. L’organigramma criminale era costituito da una gerarchia piramidale, con il “World Ibaka” come capo supremo esecutivo, e sezioni provinciali chiamate “Zone” guidate da un “Zona Head”.
La struttura dell’organizzazione era tipica della mafia nigeriana
La struttura dell’organizzazione era tipica della mafia nigeriana, basata su rigide regole di condotta, riti di affiliazione brutali e forte componente tribale-primitiva. Utilizzavano un linguaggio in codice tra gli affiliati per rendere meno accessibile il contenuto dei dialoghi e rafforzare il sentimento di unità. Erano presenti suddivisioni in mansioni e cariche, minacce e l’uso della violenza fisica quando le norme di comportamento venivano violate. Nel territorio torinese, gli Eiye controllavano e gestivano lo spaccio di droga in corso Vigevano e piazza Baldissera, oltre alla zona della stazione Dora.
Il Tribunale di Torino ha contestato ai 16 membri del clan i reati di associazione per delinquere di stampo mafioso, rapina, estorsione, lesioni e spaccio di stupefacenti. Le affiliazioni erano caratterizzate da atti violenti e rigidi rituali, rappresentando un serio e concreto pericolo per la vita degli aspiranti affiliati. In caso di violazione delle regole dell’organizzazione, erano previste sanzioni corporali talmente efferate da sfociare talora in tentativi di omicidio. La polizia ha impiegato più di 100 agenti per effettuare il blitz, che ha coinvolto anche le province di Cuneo, Varese, Bergamo e Livorno.