Torino dice addio alle storiche buche delle lettere – La rimozione continua. E i Torinesi protestano

11/03/2025

Torino dice addio alle cassette postali rosse: un simbolo che scompare

Le iconiche cassette postali rosse, da sempre un simbolo della comunicazione tradizionale, stanno gradualmente scomparendo dalle strade di Torino. Poste Italiane ha infatti avviato un piano di riduzione che prevede la rimozione della metà delle cassette presenti in città e provincia. Questa decisione, dettata dalla crescente digitalizzazione e dal drastico calo dell’uso della posta cartacea, segna la fine di un’epoca e solleva dubbi tra i cittadini.

Perché vengono rimosse le cassette postali?

Negli ultimi anni, il numero di lettere inviate è crollato drasticamente. Con l’avvento di messaggi istantanei, pagamenti online e raccomandate digitali, molte cassette postali sono rimaste inutilizzate per giorni, diventando sempre più obsolete. Per rispondere a questa trasformazione, Poste Italiane ha deciso di eliminare la metà delle cassette postali a Torino, mantenendo solo quelle situate in punti strategici.

Le cassette superstiti saranno posizionate in luoghi ad alta frequentazione, per garantire un servizio ottimizzato e funzionale: Uffici postali, per chi necessita di spedire lettere o pacchi. Stazioni ferroviarie, punti di passaggio strategici per pendolari e viaggiatori. Zone turistiche e monumenti storici, aree ad alta affluenza di visitatori e residenti.

L’obiettivo di questa riorganizzazione è ottimizzare le risorse, concentrandole nelle aree dove la domanda è maggiore.

Ma oltre alla rimozione delle cassette postali tradizionali, Poste Italiane sta introducendo nuovi modelli digitalizzati, dotati di un pannello elettronico che mostra dati ambientali e il livello di riempimento della cassetta. Sebbene questa innovazione rappresenti un passo avanti tecnologico, arriva in un momento in cui la spedizione di lettere fisiche è ai minimi storici.

Le proteste dei cittadini

Non tutti hanno accolto positivamente la decisione di ridurre il numero di cassette postali. Molti torinesi, soprattutto gli anziani e coloro che ancora preferiscono la posta cartacea, lamentano disagi. La necessità di recarsi in un ufficio postale o di trovare una delle poche cassette rimaste rende il processo più complesso e meno accessibile.

Con questa riduzione, i cittadini torinesi che vogliono inviare una lettera dovranno individuare una delle cassette ancora disponibili, spesso situate in aree centrali. Oppurerecarsi direttamente in un ufficio postale, affrontando eventuali code e tempi di attesa più lunghi.

Un’altra opportunità è utilizzare i servizi digitali, come l’invio di raccomandate online o l’uso di app dedicate.

Se da un lato questo cambiamento punta a migliorare l’organizzazione del servizio postale, dall’altro lascia un vuoto nella memoria collettiva della città. Per chi ancora ama scrivere lettere, rimangono le poche cassette superstiti e le alternative digitali, ma il rosso delle cassette postali nelle strade di Torino sarà presto solo un ricordo.

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