
Torino – Dopo 50 anni condannato medico per morti amianto: ora ha 85 anni

Torino – Dopo 50 anni condannato medico per morti amianto
Un medico di 85 anni è stato riconosciuto colpevole di omicidio colposo dal Tribunale di Torino e condannato a un anno e sei mesi di reclusione. La sentenza riguarda la morte di otto operai delle Officine Grandi Riparazioni di Torino, i quali, negli anni Settanta, si sono ammalati a causa dell’esposizione all’amianto e sono poi deceduti.
Il professionista, che lavorava come libero consulente, fu incaricato dalle Ferrovie tra il 1970 e il 1979 per svolgere attività di consulenza esterna. L’indagine su questa vicenda è stata avviata circa dieci anni dopo dall’allora procuratore aggiunto Raffaele Guariniello. Con il tempo, tutti gli altri imputati sono venuti a mancare, lasciando il medico come unico accusato.
Come riporta l’Ansa: “La procura contestava di “non aver sottoposto i lavoratori a visite mediche allo scopo di accertarne l’idoneità fisica e non aver ripetuto le visite a intervalli regolari” e che in qualità di consulente non avrebbe svolto “il proprio ruolo di controllo, vigilanza e segnalazione rispetto all’inadempimento degli obblighi e rimedi previsti dalla legge” per evitare la presenza di amianto.
Per lui il pubblico ministero Elisa Buffa aveva chiesto una condanna complessiva a 3 anni e 2 mesi. Per la morte di altri 6 operai il medico è stato assolto per non aver commesso il fatto, per un altro è subentrata la prescrizione. Per il decesso dell’ultimo invece il fatto non sussiste. Il medico dovrà inoltre versare 691mila euro all’Inail, costituita parte civile nel processo”.