Torino – Dura contestazione al procuratore generale Lucia Musti. Nordio: “Attacco ignobile e spregevole”

Tutti i consiglieri togati del Consiglio Superiore della Magistratura (CSM) hanno richiesto l’avvio di una procedura a tutela di Lucia Musti, Procuratore Generale presso la Corte d’Appello di Torino. Questa richiesta arriva in seguito alla diffusione di un documento da parte del gruppo neocomunista N-Pci, legato ai Comitati di appoggio alla Resistenza per il comunismo, che incitava a «colpire dentro e fuori i tribunali» la magistrata piemontese, definendola «asservita e pagata dalla mafia del Tav».

Lucia Musti, 67 anni, è originaria di Sabaudia e ha costruito un percorso di eccellenza nella magistratura, lottando in prima linea contro il crimine organizzato e il terrorismo.

Nel suo discorso di insediamento a Torino, il 13 settembre 2024, Musti ha ricordato gli anni del terrorismo, sottolineando il ruolo del padre ad Alessandria sotto il comando del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa. Ha spiegato di aver scelto il capoluogo piemontese dopo esperienze a Cagliari, Trieste, Bologna e Gela, considerandolo un’opportunità di crescita professionale e di servizio al Paese.

Numerose personalità istituzionali hanno espresso sostegno a Musti.

La ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha condannato duramente l’attacco, definendolo non solo un’aggressione a un magistrato di comprovata professionalità, ma anche un attacco alle istituzioni impegnate nella difesa della legalità.

Anche il Ministro delle Giustizia Carlo Nordio esprime profonda solidarietà al procuratore generale della Corte d’Appello di Torino: “Un grande abbraccio e le mia più profonda solidarietà al Procuratore Musti. Ci troviamo di fronte ad un attacco ignobile e spregevole nei confronti di un magistrato di altissima levatura morale e professionale. Un attacco che risulta anche un profondo vulnus alla democrazia e alle istituzioni stesse”, ha dichiarato Nordio.