Torino – E’ morto Pininfarina, presidente della storica azienda

E’ morto Paolo Pininfarina, presidente di Pininfarina S.p.A., lasciando un vuoto nel mondo del design e dell’industria automobilistica. Nato il 28 agosto 1958 a Torino, laureatosi in Ingegneria meccanica al Politecnico di Torino, ha iniziato la sua carriera professionale nel 1982 presso Pininfarina, assumendo poi nel 1987 la carica di presidente e amministratore delegato di Pininfarina Extra, società specializzata in design industriale, arredamento, architettura, nautica e aeronautica.

Nel corso degli anni, Paolo Pininfarina ha contribuito in modo significativo allo sviluppo e al successo dell’azienda, mantenendo vivo il legato familiare con la società fondata dal padre, il senatore a vita Sergio Pininfarina. Dopo la scomparsa del fratello Andrea nel 2008, Paolo ha assunto la posizione di presidente di Pininfarina, dimostrandosi un leader appassionato e impegnato.

Tra i suoi progetti più significativi, Paolo Pininfarina ha supervisionato la realizzazione della concept car Sergio, dedicata al padre Sergio Pininfarina, nonché dell’hypercar elettrica Automobili Pininfarina Battista, presentata al Salone dell’Auto di Ginevra nel 2019.

La scomparsa di Paolo Pininfarina ha suscitato profondo dolore tra i suoi cari, la moglie Ilaria, i cinque figli Greta, Giovanni, Iole, Tullio e Giulia, e la madre Giorgia Gianolio, nonché tra i colleghi e i dipendenti di Pininfarina. L’amministratore delegato Silvio Angori ha espresso il cordoglio dell’azienda per la perdita del presidente, riconoscendo il suo straordinario contributo e il suo impegno nella tutela della storia e dell’identità aziendale.
“A nome del cda, del collegio sindacale e di tutti i dipendenti Pininfarina – ha dichiarato all’Ansa l’amministratore delegato Silvio Angori – esprimo profondo dolore e cordoglio per la perdita del nostro caro presidente. Siamo tutti estremamente riconoscenti all’ingegnere Pininfarina per il suo straordinario contributo all’Azienda e per essersi sempre speso con passione, in prima persona, per tutelare la nostra storia e la nostra identità aziendale sia in termini di stile che di scelte etiche e comportamentali. Gli sono personalmente grato per avermi confermato alla guida dell’Azienda, in seguito alla scomparsa di Andrea Pininfarina nel 2008. In questi anni abbiamo condiviso tanti trionfi e anche tante sfide, sempre consigliandoci e sostenendoci a vicenda. Il modo migliore per onorare la sua memoria è continuare, come lui vorrebbe, ad impegnarci al massimo per il futuro della Pininfarina”.