
Torino – Emù in fuga: il gigantesco volatile avvistato nei boschi e in strade di campagna. L’appello della proprietaria

Torino – Emù in fuga: il gigantesco volatile avvistato nei boschi e in strade di campagna
Un’insolita presenza sta attirando l’attenzione dei residenti nella provincia di Torino: si tratta di un Emù, un imponente uccello originario dell’Australia, avvistato più volte nelle campagne e nei boschi nei dintorni di Frossasco, in provincia di Torino.
L’animale è in fuga da oltre tredici giorni e continua a muoversi indisturbato tra le strade rurali e le aree boschive.
Le ultime segnalazioni lo collocano nei pressi della Rocca Due Denti, dove è stato filmato e fotografato mentre camminava serenamente nel verde, incurante di chi lo osservava. Le immagini sono presto diventate virali, rimbalzando sui social network locali tra curiosità, ilarità e qualche preoccupazione per la sua sicurezza e quella degli automobilisti.
L’Emù in questione non è un animale selvatico né tipico della fauna italiana. Proviene da una proprietà privata della zona e la sua proprietaria ha lanciato un appello online già il 16 maggio, nella speranza di ottenere aiuto per rintracciarlo e riportarlo nell’allevamento da cui è scappato.
Recuperare il grosso uccello, però, non è affatto semplice. Nonostante non possa volare, l’Emù è in grado di correre fino a 48 chilometri orari, può superare il metro e ottanta di altezza ed è dotato di grande resistenza. In più, si adatta facilmente a nuovi ambienti e si nutre di vegetali e insetti, trovando nel paesaggio boschivo piemontese una sistemazione provvisoria più che adeguata.
Nel frattempo, l’animale ha conquistato la simpatia della comunità locale. Sui gruppi social di Frossasco e dintorni si moltiplicano commenti, fotografie, video e persino meme: c’è chi lo rincorre per immortalarlo e chi ormai lo considera una simpatica mascotte del territorio. Ma dietro a tutto questo fermento c’è anche un filo di preoccupazione e, soprattutto, il desiderio sincero della proprietaria di poterlo riabbracciare sano e salvo.
Le autorità, nel frattempo, continuano a monitorare la situazione, ma la cattura dell’Emù si dimostra un’impresa tutt’altro che facile. La speranza è che, presto o tardi, l’uccello decida di rientrare spontaneamente o che qualcuno riesca a intercettarlo senza fargli del male.