
Torino – Finisce la battaglia del Gianduiotto. Passo indietro di Lindt: vincono i produttori torinesi che avranno l’IGP
Torino – Finisce la battaglia del Gianduiotto. Passo indietro di Lindt: i produttori torinesi avranno l’IGP
Il gianduiotto di Torino otterrà il prestigioso marchio di origine protetta IGP, sia in Italia che nel resto d’Europa: è una significativa vittoria per i cioccolatieri piemontesi. Dopo una lunga disputa legale, Lindt, la società svizzera proprietaria di Caffarel, ha deciso di ritirarsi, consentendo ai 40 produttori locali, inclusi Domori e Ferrero, di ottenere un disciplinare per il Gianduiotto IGP, che richiede l’uso di nocciole del territorio e esclude il latte in polvere.
Caffarel potrà continuare a produrre il suo celebre cioccolatino senza aderire al disciplinare.
Lindt ha confermato che manterrà la sua ricetta tradizionale e non aderirà al disciplinare. Il marchio Giandujotto di Torino diventerà quindi l’IGP per tutti i produttori interessati, che accolgono con soddisfazione questa decisione.
Guido Castagna, rinomato cioccolatiere piemontese, ha espresso la sua gioia per l’inizio di questo processo di valorizzazione del prodotto locale, auspicando che anche Caffarel possa unirsi al disciplinare in futuro. Anche Guido Gobino, maestro cioccolatiere, ha accolto con favore questo passo avanti:
“È il primo passo per dire che il gianduiotto è un prodotto da custodire, celebrare e raccontare perché ha una storia – ha dichiarato al Gambero Rosso – “Oltretutto è l’unico prodotto che contiene un’altra Igp, la nocciola Piemonte»