
Torino – Furiosa rissa in strada fra maghrebini ed egiziani: botte da orbi in Barriera, poliziotto ferito
Torino – Furiosa rissa in strada fra maghrebini ed egiziani: botte da orbi, poliziotto ferito
L’ennesima rissa è esplosa nel pomeriggio di mercoledì lungo per le vie di Barriera di Milano. Nelle strade calde dello spaccio, fra via Scarlatti e largo Giulio Cesare si è scatenato lo scontro fra due gruppi, a seguito di un incidente in strada, fra un’auto (guidata da un egiziano) e una bici (su cui pedalava un uomo di origini marocchine.
Il litigio fra i due è presto degenerato, con l’intervento di altre persone a rappresentare le opposte fazioni: urla, lancio di bottiglie e rovesciamento di bidoni.
La situazione ha richiamato sul posto diverse pattuglie della polizia che a fatica hanno riportato la situazione alla calma.
Al termine delle operazioni, due uomini sono stati arrestati per rissa, resistenza, e lesioni e un altro per resistenza e rissa). Altri due sono stati denunciati per rissa. Infortunato un poliziotto, come si vede nella foto. L’agente negli scontri ha riportato una distorsione al ginocchio e ne avrà per un mese.
Sulla scena, suo malgrado, era anche presente la capogruppo di Fratelli d’Italia in Sesta Verangela Marino: “Ennesima rissa in Barriera: mi chiedo perché signor Prefetto è il Signor Questore dopo i controlli di alcune settimane , abbiano nuovamente abbandonato questo difficile territorio, permettendo che tornasse in mano alle gang straniere che si dividono per lo spaccio dello stupefacente – ha commentato Marino – “Questa spartizione è inevitabile che provochi contrasti tra le varie bande, che degenerano con violenze inaudite. L’esempio di mercoledì dimostra chiaramente quanto questi delinquenti creino una barriera impenetrabile alle forze di polizia costrette ad intervenire con il rischio rischio di ferirsi,. subendo danni alle proprie persone. Solo l’intervento di reparti antisommossa con presidi giorno e notte nei punti caldi del quartiere può essere una soluzione risolutiva ed efficace”.