
Torino, Grattacielo Regione – Dopo 18 anni di polemiche il taglio del nastro che sembrava impossibile “Oggi si sana una ferita”
Grattacielo Torino – Dopo 18 anni di polemiche il taglio del nastro che sembrava impossibile “Oggi si sana una ferita”
“Oggi si sana una ferita, inferta alla credibilità delle istituzioni. E dal momento che questo palazzo lo hanno pagato i piemontesi verrà dedicato al Piemonte, una Regione che con lungimiranza lo ha voluto”. Sono le parole del presidente della Regione, Alberto Cirio, alla cerimonia che nella giornata di oggi, venedì 14 Ottobre, sancisce la presa in carico della Regione del nuovo Grattacielo che riunirà tutti gli uffici dell’ente.
Sono passati 18 anni dal primo atto di acquisto, che risale ormai al lontano 2004.
“Quando ci siamo insediati – ha sottolineato il presidente Cirio – “il cantiere era pressoché fermo, abbiamo dovuto fare tre varianti, rinominare tutta la direzione dei lavori, coinvolgere Scr perché ci fosse un controllo più puntuale e abbiamo rispettato i tempi e in meno di 3 anni abbiamo chiuso una ferita e aperto un grattacielo. La nuova sede – ha aggiunto – “ci permette di risparmiare dai 15 ai 18 milioni l’anno, di risparmiare in energia, perché ha un sistema geotermico di risparmio energetico e tutela dell’ambiente, e ci permette di far muovere meno le persone quindi di muovere meno auto”.
“Tra fine novembre e inizio dicembre sarò qui con tutta la direzione e il gabinetto della presidenza – ha proseguito il governatore del Piemonte -.
Inizierà da lì il percorso che durerà circa 6 mesi e che vedrà entro giugno operativo tutto il grattacielo. Non dimenticando che piazza Castello che non venderò. Quello è un patrimonio e lo abbiamo già candidato a ospitare la sede dell’authority europea anti riciclaggio. E se non verrà assegnata a Torino abbiamo già un’ipotesi per un suo utilizzo di alto profilo”.
Il nuovo grattacielo vedrà nei giorni delle festività natalizie la discesa dei Babbi Natale, a poca distanza dall’ospedale Regina Margherita