
Torino – Gruppo paramilitare armato neo-nazi preparava “azioni eclatanti”: 2 torinesi indagati
Si chiama Ordine di Hagal ed è il gruppo neonazista pronto ad azioni violente scoperto dalle forze dell’ordine. Sequestri di armi, nelle ultime ore, hanno interessato tutta Italia.
L’Ordine di Hagal, i cui componenti si addestravano per azioni paramilitari, ha subìto un nuovo colpo nelle ultime ore. La Procura di Napoli, infatti, ha disposto una seconda serie di perquisizioni eseguite dalla Polizia di Stato.
Al termine delle operazioni gli agenti della Digos e della Direzione Centrale Polizia di Prevenzione – Servizio per il Contrasto dell’Estremismo e del Terrorismo Interno hanno sequestrato armi da ‘soft air’ modificate per diventare letali (fra le armi sequestrate anche un lancia granate). Sequestrati inoltre simboli nazionalsocialisti e abbigliamento tattico militare .
“Le perquisizioni domiciliari e personali – spiega l’Ansa- “riguardano ventisei presunti adepti dell’Ordine di Hagal, aggregazione che diffonde il suo «verbo» anche attraverso un proprio sito web. Si tratta di studenti, commercianti e impiegati, non tutti iscritti nel registro degli indagati che sono una quindicina per ora, gente «insospettabile», anche simpatizzanti delle teorie «no vax», area nella quale l’Ordine lanciava la sua rete per pescare militanti”
Luna la serie di città dove la Polizia di Stato ha eseguito i controlli: Napoli, Caserta, Avellino, Siena, Roma, Torino, Ragusa, Lecce e Ferrara.
L’addestramento militare e paramilitare avveniva in diverse località italiane e anche all’estero. Gli insegnanti erano mercenari appartenenti a gruppi di militari e paramilitari ucraini.
E fra i 26 indagati dalla procura di Napoli ci sono anche due torinesi. Anche loro componenti di un gruppo, caratterizzato, secondo le parole del procuratore di Napoli Giovanni Melillo da una “rigida compartimentazione informativa in base al livello gerarchico raggiunto e volta a realizzare un avanzato addestramento militare dei suoi adepti, alcuni dei quali risultano aver frequentato, anche all’estero, corsi per l’utilizzo di armi da sparo corte e lunghe e per l’addestramento in tecniche di combattimento corpo a corpo”.