
Torino – Il calvario Mirafiori continua: contratto di solidarietà a 1100 lavoratori fino alla chiusura. E Tavares guadagna come 12mila operai
Torino – Il calvario Mirafiori continua: contratto di solidarietà a 1100 lavoratori fino alla chiusura. E Tavares guadagna come 12mila operai
Lo stabilimento di Mirafiori di Stellantis affronta una nuova crisi con l’attivazione del contratto di solidarietà per 1.174 lavoratori, riducendo gli stipendi del 20% fino alla chiusura estiva.
Le difficoltà sono evidenti, con la produzione della 500 elettrica che ha registrato un drastico calo e il piano di esodi incentivati che prevede 1.520 uscite. I sindacati chiedono un intervento del governo per garantire la stabilità occupazionale e il ritorno della produzione di alcuni modelli.
Tuttavia, Stellantis continua a battere cassa sugli incentivi e si affida agli ammortizzatori sociali, lasciando incertezze per il futuro dopo la chiusura estiva.
Una situazione grave, in un contesto in cui il CEO Stellantis vanta un ingaggio e bonus milionari
Il segretario generale della Fiom, Michele De Palma ha criticato ancora la super retribuzione del CEO di Stellantis, Carlos Tavares, confrontandola con lo stipendio di un operaio.
Tavares guadagna cifre notevolmente elevate, equivalenti al salario mensile di circa 12mila operai di terzo livello a Mirafiori.
De Palma ha sollevato da tempo dubbi sulla coerenza tra il compenso di Tavares e la situazione dei lavoratori, evidenziando le difficoltà e le problematiche nell’azienda: “Il divario tra il salario delle persone e il compenso dell’amministratore delegato, che si realizza esattamente per i risultati finanziari che l’azienda raggiunge, non sono più tollerabili – ha dichiarato – “anche perché Stellantis chiede ancora risorse pubbliche per produrre auto in Italia quando non garantisce produttività al Paese: a Mirafiori continua la cassa integrazione, abbiamo 11.500 uscite, 2.500 lavoratori degli enti centrali, cioè quelli che fanno ricerca e sviluppo, che vanno fuori, e impianti inutilizzati che possono produrre 2 milioni di veicoli».