05/04/2022

Torino, il caso – E’ ancora chiuso il Parco monumentale del Castello di Racconigi, patrimonio Unesco: “Salviamo un gioiello turistico”

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“La Regione deve valorizzare e gestire il Castello di Racconigi”. Presentato un ordine del giorno in Consiglio regionale teso alla salvaguardia di uno dei patrimoni architettonici più importanti del Piemonte.

Paolo Bongioanni, presidente del gruppo consiliare Fratelli d’Italia, ha annunciato la presentazione di un ordine del giorno presso il Consiglio regionale del Piemonte, avente come oggetto la valorizzazione del Castello di Racconigi e il recupero della fruizione completa del relativo parco monumentale.

Bongioanni ha in particolare evidenziato che “il castello di Racconigi e il relativo parco monumentale sono stati inseriti nel 1997, assieme ad altre residenze storiche sabaude come la reggia di Venaria o quella di Stupinigi, nel novero del patrimoni dell’umanità UNESCO in
quanto esse costituiscono una sintesi complessiva dell’architettura monumentale europea del XVII e XVIII secolo, che utilizza gli stili, le dimensione e lo spazio per illustrare in termini materiali e in maniera eccezionale la dottrina prevalente della monarchia assoluta” . Da anni il parco del Castello di Racconigi non è più fruibile al pubblico, poiché sono necessari rilevanti interventi sulla manutenzione e sicurezza delle alberature e altre tipologie di interventi, ad oggi di competenza della sovrintendenza nazionale MIBACT, attraverso il Polo Museale del Piemonte, che nel corso degli anni non è stato particolarmente solerte nel disbrigo delle formalità burocratiche e amministrative
necessarie per avviare l’iter dei lavori di manutenzione del parco.

“Il Castello di Racconigi – dice Bongioanni – è sicuramente il bene culturale, architettonico e turistico più importante del sud Piemonte e forse dell’intero nord-ovest, fra l’altro riconosciuto come bene UNESCO. Dispone di un parco che una volta aveva al suo interno un lago navigabile, quindi un lago turistico, con un trenino che accompagnava fino alle margarie e che oggi è completamente inutilizzabile: anzi, ne è
interdetto l’accesso, perché è diventato una foresta. L’esterno del castello, come constatavo personalmente sabato, è fatiscente: finestre rotte, serramenti che vanno sostituiti e la situazione all’interno non è migliore. Purtroppo la gestione della sovrintendenza non funziona, ma come
Regione non possiamo permettere che la nostra comunità lo perda e nemmeno possiamo non inserirlo in un sistema virtuoso insieme a Venaria, a Stupinigi e a Valcasotto, dando finalmente vita a quel progetto che Enzo Ghigo e l’architetto Vanelli presentarono più di 22 anni fa. Sono riuscito a fare riaprire il castello di Valcasotto, ora ci sono due anni di tempo per lavorare e portare una soluzione a Racconigi. Quando nel 2008 facemmo tappa con il Tour de France e organizzammo la cena per la carovana della Grande Boucle nella corte del Castello, il presidente della ASO, la società organizzatrice, Christian Prudhomme, dichiarò che era meglio di Versailles mentre saliva sulla mongolfiera a volo vincolato. È un’opportunità turistica di dimensioni enormi e proprio per questo dobbiamo metterla in sistema e renderla fruibile per quello che può offrire e regalare al territorio” .

Tuttavia, nel caso di altre residenze sabaude del circuito UNESCO come, ad esempio, la reggia di Venaria, è stata stipulata una intesa, vincente, tra la Regione Piemonte e il MIBACT per il recupero e la valorizzazione della reggia e del relativo parco, con la gestione del complesso affidata al Consorzio di Valorizzazione Culturale della Venaria Reale, esempio virtuoso di congiunzione fra
per la qualità della normazione fra pubblico e privato in cui convergono, oltre al Mibact, la Regione Piemonte e il comune di Venaria
Reale, anche la Compagnia di San Paolo e la Fondazione 1563 per l’Arte e la Cultura. Mediante tale consorzio si è arrivati ad una gestione finanziaria eccellente, con il 46% del budget che proviene da proventi derivanti da attività proprie e un indotto turistico che ha portato la Venaria Reale anche a superare il milione di visitatori annui, entrando così nella classifica dei primi dieci siti italiani culturali per numero di visitatori. Tale modello, sottolinea ancora Paolo Bongioanni, potrebbe risultare virtuoso “anche per il pieno recupero della fruizione intera del complesso UNESCO del Castello di Racconigi e del relativo parco” .

L’ordine del giorno presentato dal presidente di Fratelli d’Italia Piemonte impegna quindi la Giunta regionale e il presidente Alberto Cirio ad attivarsi, in concertazione con gli enti locali e con l’ente parco del Monviso, per stipulare una nuova convenzione con il MIBACT e con eventuali soggetti privati per il miglioramento della valorizzazione e della gestione del complesso del Castello di Racconigi patrimonio UNESCO, che porti ad un completo recupero dell’area del parco del castello, ad una velocizzazione delle pratiche burocratiche e amministrative inerenti ai bandi e alle appaltature per i lavori di manutenzione e recupero dell’intero complesso e ad un incremento delle potenzialità turistiche del sito medesimo.

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