Torino – In periferia abbandono scolastico alle stelle: “Dati peggiori della Campania”.

Torino è una città che vive una forte divisione sociale, evidenziata da dati preoccupanti sulla dispersione scolastica e la disoccupazione, soprattutto nei quartieri della zona nord.

In alcune aree, come Villaretto, il 37% dei giovani sotto i 30 anni non studia né lavora (i cosiddetti Neet). Anche in altre zone, come Villa della Regina e strada Superga, si rileva una presenza significativa di Neet. Nei quartieri a nord della città, più di 26 ragazzi su 100 non hanno completato la terza media e la disoccupazione arriva al 15%.

In periferia di Torino dispersione scolastica al 30%

Già da tempo il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ha lanciato un allarme, sottolineando che in alcune periferie di Torino (ma anche di Milano) la dispersione scolastica supera persino quella della Campania, con punte del 30%.

Valditara ha definito questa situazione “pazzesca” e senza pari in Europa. In Italia, la dispersione scolastica ha un tasso tra i più alti del continente (12,7%), superato solo da Romania e Spagna. Il ministro ha ribadito l’importanza di intervenire, come è stato fatto nel Sud Italia con l’Agenda Sud, per contrastare la crisi educativa in queste aree.

In Italia, l’11,5% dei giovani tra i 18 e i 24 anni ha abbandonato la scuola nel 2022 senza ottenere il diploma superiore. Anche se il divario con la media europea si è ridotto negli ultimi dieci anni, rimane ancora significativo, con differenze territoriali evidenti, specialmente nelle isole, dove il tasso di abbandono sfiora il 18%. Oltre alla dispersione scolastica, il Paese ha un’alta percentuale di Neet, che arriva al 23,1%, contro una media UE del 13,1%.

In risposta a queste sfide, il ministro Valditara ha sottolineato l’importanza della necessità di azioni mirate per riportare i ragazzi a scuola, considerandolo il primo passo per affrontare la dispersione.