
Torino – In Piemonte la partita più bella del mondo – Le squadre composte da ragazzi guariti da tumore. L’evento

Torino – In Piemonte la partita più bella del mondo – Le squadre composte da ragazzi guariti da tumore.
Grande successo per una manifestazione dal forte valore simbolico ed emotivo: si tratta della “Partita più bella del mondo”, un evento sportivo unico nel suo genere che ha visto protagonisti ragazzi e ragazze provenienti da diversi ospedali italiani, tutti ex pazienti oncologici.
A scendere sul terreno di gioco a Canale (Cuneo) sono state sei squadre miste, composte da giovani che hanno affrontato e superato malattie oncologiche, provenienti dai reparti di oncoematologia pediatrica di numerose città italiane, tra cui: Torino (Regina Margherita), Genova (Gaslini), Roma (Bambin Gesù), Pisa (Santa Chiara), Bologna (Sant’Orsola) e Catania (Gaspare Rodolico).
Un torneo carico di emozione e speranza
L’iniziativa è stata curata da UGI – Unione Genitori Italiani Odv, realtà torinese da anni impegnata nell’assistenza e nel supporto ai giovani malati oncologici e alle loro famiglie. L’obiettivo dell’evento non era solo sportivo, ma anche sociale e culturale: attraverso il calcio, si è voluto celebrare il ritorno alla vita e alla normalità di questi ragazzi, mostrando quanto lo sport possa rappresentare un veicolo di rinascita, inclusione e benessere.
Il gran finale: un incontro tra sport, spettacolo e solidarietà
La giornata si è conclusa con la quinta edizione della Partita più bella del mondo, una sfida speciale in cui si sono confrontati artisti, volti noti del mondo dello spettacolo, autorità, musicisti ed ex campioni del calcio. Un momento simbolico di festa e condivisione che ha coinvolto l’intera comunità.
Franca Fagioli, direttrice del Dipartimento di Patologia e Cura del Bambino presso l’Ospedale Regina Margherita di Torino, ha sottolineato l’importanza del progetto, auspicando un futuro in cui possano essere coinvolti tutti i 50 centri italiani specializzati in oncologia pediatrica.
La “Partita più bella del mondo” è molto più di un torneo: è un’occasione per restituire fiducia, per dire che la malattia può essere superata e che il futuro, anche dopo una diagnosi difficile, può tornare a essere pieno di sogni, emozioni e partite da vincere.