
Torino – Maltempo, decine di milioni di euro di danni in Piemonte. Chiesto al Governo lo stato di emergenza

Nella serata di ieri, Giovedì 17 aprile, la Regione Piemonte ha ufficialmente inoltrato al Governo la domanda per la proclamazione dello stato di emergenza, a seguito delle gravi condizioni meteorologiche che hanno colpito l’area nelle 24 ore precedenti.
Il presidente della Regione, Alberto Cirio, ha comunicato telefonicamente con il vicepremier Antonio Tajani e con il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci per informarli di aver firmato la richiesta, a causa dei gravi danni causati dal maltempo.
La zona più colpita risulta essere il Torinese, in particolare l’area attorno a Chivasso, dove pur essendo cessate le precipitazioni, permangono gravi problemi legati a frane, allagamenti e corsi d’acqua esondati. Anche il comune di Cavagnolo ha riportato gravi danni: le vaste inondazioni hanno costretto circa 50 persone a lasciare le proprie abitazioni, trovando accoglienza presso il palazzetto dello sport, attrezzato dalla Regione per l’emergenza.
La Protezione civile regionale continua a monitorare costantemente la situazione con una sala operativa attiva 24 ore su 24 e il coinvolgimento di numerosi volontari impegnati sul campo per garantire la sicurezza della popolazione. Purtroppo, si registra anche una vittima: un anziano è deceduto a Monteu da Po a causa dell’acqua che ha invaso la sua abitazione. Il presidente Cirio ha espresso personalmente il proprio cordoglio al sindaco e alla comunità locale. Sebbene le previsioni meteo indichino un miglioramento nelle ore successive, resta alta l’attenzione per il rischio di nuove frane e per il livello dei corsi d’acqua.
«Abbiamo attivato tutte le nostre forze in campo per fronteggiare le criticità – aggiunge l’assessore alla Protezione civile Marco Gabusi – ma la portata degli eventi meteorologici in atto richiede il supporto immediato dello Stato. Le piogge intense hanno già provocato frane, allagamenti, evacuazioni e purtroppo anche il crollo di un ponte: è un quadro che merita la massima attenzione, contiamo già decine di milioni di danni».
Il presidente Cirio e l’assessore Gabusi sono in costante contatto con la Prefettura di Torino, la Direzione Regionale dei Vigili del Fuoco e con la Sala operativa della Protezione civile regionale, che continua a monitorare in tempo reale l’evoluzione della situazione. Domani mattina alle 9 è convocata una riunione straordinaria della giunta regionale per l’aggiornamento della situazione meteo e una prima dei stima dei danni.
«Siamo vicini alle comunità colpite – aggiungono il presidente Cirio e l’assessore Gabusi – Ringraziamo tutti i volontari che anche in queste ore stanno lavorando senza sosta per garantire la sicurezza della popolazione. La macchina dei soccorsi è pienamente operativa».
Al momento attive 256 Centri Operativi Comunali, di cui 157 nel Torinese, 41 nel Cuneese, 16 nel Biellese, 15 nel Vco, 8 nel Novarese, 5 nel Vercellese, 8 nell’Alessandrino e 8 nell’Astigiano. Sono al lavoro 1360 volontari tra uomini del coordinamento regionale della protezione civile, degli Aib e Associazione nazionale Carabinieri e Croce Rossa italiana.
Al momento i danni più significativi si sono concentrati in alcune specifiche aree del territorio:
In provincia del Verbano-Cusio-Ossola si registrano gravi criticità legate a frane, smottamenti e valanghe, in particolare nelle aree montane e vallive. La Valle Anzasca, il biellese, il vercellese, le valli di lanzo e di susa, il Canavese e il pinerolese, risultano tra le zone maggiormente colpite, con diversi eventi che hanno interessato la viabilità lungo l’asse della strada statale, provocando interruzioni e situazioni di pericolo per la circolazione. Le intense precipitazioni hanno causato l’esondazione di rii secondari e il distacco di masse nevose, che in alcuni casi hanno raggiunto la carreggiata o infrastrutture sensibili, aggravando le condizioni di sicurezza. Si segnalano inoltre evacuazioni in alcuni comuni del territorio e interruzioni dei collegamenti viari e ferroviari, con conseguenti disagi per la popolazione residente.
In provincia di Vercelli si segnalano evacuazioni e gravi dissesti idrogeologici, con eventi
franosi che hanno interessato aree abitate, determinando situazioni di pericolo elevato.
In provincia di Torino si registrano fenomeni franosi e allagamenti che hanno compromesso la viabilità locale, intercomunale e provinciale, causando condizioni di parziale isolamento per alcuni centri abitati (Ivrea, Rubiana, Villardora, Cafasse), nonché disservizi alle reti di pubblica utilità (acquedotti e fognature). L’esondazione della Dora Baltea ha inoltre provocato allagamenti diffusi e gravi ripercussioni sulla rete autostradale e ferroviaria. Si segnalano evacuazioni anche in aree industriali.
In provincia di Biella si rilevano danni strutturali a infrastrutture viarie strategiche, con
conseguente interruzione dei collegamenti e isolamento di alcune aree.