
Torino – Manutenzioni stradali, il Mit restituirà alle Province 350 milioni: “E’ la notizia che aspettavano gli amministratori torinesi e canavesani”

Manutenzioni stradali, il Mit restituirà alle Province 350 milioni: “E’ la notizia che aspettavano gli amministratori torinesi e canavesani”.
È stato risolto positivamente il caso legato ai fondi per la manutenzione della rete stradale provinciale: le Province italiane riavranno i 350 milioni di euro previsti per il biennio 2025-2026, inizialmente sottratti con il Decreto Milleproroghe. L’annuncio è arrivato al termine di un incontro tenutosi martedì 3 giugno tra il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, e una delegazione dell’Unione delle Province Italiane (UPI), guidata dal presidente Pasquale Gandolfi.
Gandolfi ha espresso soddisfazione per l’esito del confronto, definendolo proficuo e costruttivo. “Abbiamo avuto un dialogo tecnico e approfondito con i rappresentanti del Ministero delle Infrastrutture e con quelli dell’Economia e delle Finanze. È stato deciso che, durante il percorso parlamentare di conversione in legge del decreto infrastrutture, verranno reintegrati i fondi destinati alle Province per gli anni 2025 e 2026”, ha dichiarato il presidente dell’UPI.
Soddisfazione anche Mauro Fava, presidente della II Commissione consiliare regionale in Piemonte: “Sono estremamente soddisfatto per l’annuncio del nostro Sottosegretario al Ministero dei Trasporti Tullio Ferrante del ripristino dei fondi per le manutenzioni stradali. Si tratta di una notizia che aspettavo come tanti amministratori locali e sindaci torinesi e canavesani perchè la sicurezza stradale è fondamentale. Da parte mia prosegue l’impegno e la disponibilità verso la Città Metropolitana di Torino e le Province per ottimizzare l’utilizzo delle risorse ed evitare ritardi e sprechi. È evidente che se le risorse ci sono vanno spese nei tempi corretti, in particolare oggi che abbiamo a che fare con i fondi Pnrr. Come abbiamo fatto con i ponti è necessario fare squadra come territorio per cercare di potenziare la nostra rete infrastrutturale e non dividerci in sterili battaglie di retroguardia a fini elettorali. I cittadini ci giudicano sui fatti e non sulle parole”.