
Torino – Muore di Covid a 46 anni: all’ospedale lo avevano rimandato a casa 2 giorni prima, aperta un’inchiesta
E’ stata è aperta un’inchiesta dalla procura sul caso di un 46 enne di Torino, paziente considerato ‘a rischio’, ma non ricoverato subito all’ospedale Mauriziano, nonostante fosse risultato positivo .
L’uomo è stato fatto tornare a casa e ricoverato successivamente, quando le sue condizioni iniziavano ad essere critiche: E’ deceduto a 72 ore dall’inizio dei sintomi da Covid.
Il paziente soffriva già da tempo di una patologia che attacca i muscoli. E proprio all’ospedale Mauriziano di Torino era in cura da un immunologo.
Il 30 ottobre scorso il paziente si è rivolto all’ospedale, positivo ma senza febbre. E’ stato rimandato casa, in attesa di contattare il medico di base.
Ma la malattia, purtroppo, ha avuto un decorso velocissimo e il tentativo estremo di salvarlo in terapia intensiva non ha avuto esito positivo.
E ora la famiglia ha sporto denuncia: forse l’uomo poteva essere salvato se fosse stato subito intubato.
Sul caso, la direttrice sanitaria dell’ospedale Carmen Azzolina ha dichiarato al quotidiano Repubblica: ” Non era possibile prevedere un peggioramento così rapido “.
Questi, in sintesi, i fatti: dopo il primo arrivo al Mauriziano , il 30 ottobre scorso, il 46enne di origine rumena è stato rimandato a casa: non aveva la febbre, ha un età non considerata critica e gli vengono prescritti antipiretici e antinfiammatori. Gli viene detto, infine, di rivolgersi al proprio medico di base.
Ma il giorno successivo la situazione precipita e l’uomo questa volta viene ricoverato.
Alle 8 del 1° novembre denota grossi problemi di saturazione e inizia la ventilazione. I suoi parametri peggiorano molto rapidamente, fino al decesso constatato constatato alle 17 e 40 dello stesso giorno.
Ora sulla drammatica vicenda indaga la procura: si poteva fare di più per salvare l’uomo?