Torino – Nel 2024 un Boom di turisti: tanti arrivi dall’estero. 

Nel 2024, Torino ha registrato un incremento di turisti, con una particolare crescita delle presenze internazionali. Questa tendenza è stata rilevata da Federalberghi, che ha evidenziato come il turismo legato ai grandi eventi stia compensando il calo delle presenze business.

Svizzeri, francesi e statunitensi amano la città della Mole

In cima alla lista delle provenienze si trovano i visitatori francesi e svizzeri, mentre gli arrivi dagli Stati Uniti mostrano un aumento significativo

Secondo i dati, il tasso medio di occupazione annuale dovrebbe chiudersi intorno al 70%, in linea con il 2023. I periodi più vivaci rimangono la primavera, con una media del 75%, e l’autunno, che arriva fino all’80%. Un importante impulso al settore extralberghiero è atteso grazie all’introduzione, dal 1° gennaio 2025, del Codice Identificativo Nazionale (CIN), che regolerà gli affitti turistici.

Fabio Borio, presidente di Federalberghi Torino, ha commentato che la città continua a consolidare la sua reputazione come destinazione turistica, trainata dai grandi eventi che generano benefici per l’economia locale. Sebbene fosse prevedibile una flessione dopo il boom del 2023, il mercato si è mantenuto stabile, segno di un posizionamento ormai forte e destinato a crescere ulteriormente.

Borio ha sottolineato anche alcune criticità ancora da risolvere, tra cui la mancanza di un centro congressi moderno, considerato un asset strategico per attrarre turismo business. Questo segmento, che rappresenta attualmente il 50% delle presenze, è penalizzato dall’assenza di una struttura capace di ospitare eventi di grande portata. Inoltre, ha ribadito l’importanza di contrastare l’abusivismo negli affitti brevi per migliorare la qualità complessiva dell’offerta turistica.

La permanenza media dei visitatori a Torino è di 2,5 notti, un dato significativo ma che potrebbe essere migliorato. Il turismo internazionale, in particolare quello proveniente da Francia, Svizzera e Stati Uniti, conferma il crescente interesse per la città, dimostrando che Torino è sempre più apprezzata a livello globale.