
Torino – Nel cuore del Balon rinasce lo spazio di via Borgo 3 – Una festa inaugura il nuovo spazio sociale e interculturale. L’evento

Torino – Nel cuore del Balon rinasce lo spazio di via Borgo 3 – Una festa inaugura il nuovo spazio sociale e interculturale
Rinasce, tra le vie del Balon, lo spazio di via Borgo 3/o: era in disuso dal 2020 e unisce l’ex locale della Gelateria Popolare e due magazzini adiacenti. Qui apre una nuova casa sociale e comunitaria: si tratta del Jigeenyi, gestito dall’Associazione Renken, iscritta ad Arci Torino.
Per celebrare l’avvenimento, da venerdì 11 a domenica 13 è in programma un weekend di iniziative.
Un nuovo spazio interculturale a Torino
Jigeenyi significa “donne” in lingua Wolof, parlata in Senegal, Gambia e Mauritania: è uno spazio interculturale, con bar, ristorante e sede sociale, che ha l’obiettivo di dare spazio alle cucine africane e all’empowerment delle donne attraverso percorsi culturali, formativi e lavorativi.
Jigeenyi si inserisce, tra le vie del Balon, nel cuore pulsante di Borgo Dora: ospiterà festival, laboratori, workshop, concerti, dj set, ma anche presentazioni di libri, incontri culturali, proiezioni e attività per i bambini. La curiosità? Sono previsti anche corsi di cucina africana amatoriali e percorsi d’avvicinamento alla cucina professionale per donne e persone vulnerabili.
Ha una forte vocazione sociale: accoglie momenti di formazione, di orientamento e di inserimenti occupazionali per persone in condizione di vulnerabilità socio-economica e azioni di accompagnamento sociale e di educazione interculturale.
Qualche numero. Lo staff iniziale è composto da 13 persone di cui 10 donne / persone trans e due tirocini dedicati a persone vulnerabili.
I corsi dell’associazione coinvolgeranno, nel 2025, 60 donne in percorsi di orientamento/ avviamento professionale e 200 ragazzi in percorsi di ecg, ovvero d’educazione alla cittadinanza globale/educazione civica.
La cucina proposta dal Circolo è ispirata alle tradizioni africane e afrodiscendenti con piatti senegalesi, congolesi, marocchini, gambiani. Immancabile la salsa Yassa di cipolle caramellate e senape e imperdibili le Fataya, fagottini ripieni, tipico street food di Dakar.
La storia
Il Circolo Arci Jigeenyi riapre così dopo l’esperienza a Barriera di Milano: qui era stato attivo tre anni, dal 2021 a dicembre 2023. «Dopo la nostra esperienza in Barriera, aprire a Porta Palazzo è una sfida. Via Borgo Dora è nel cuore del quartiere storico e commerciale e l’animazione serale e culturale della zona è in continua crescita: crediamo che si possa lavorare sul legame con la popolazione con background migratorio che abita qui» dichiara Giulia Gozzelino, vice-presidente di Renken ETS.
Il Circolo vuole essere un luogo accessibile e aperto «Siamo piene di entusiasmo per l’accoglienza dei vicini e dell’Associazione Balon e curiose per tutte le proposte che stanno già arrivando».
Renken ETS che lo gestisce promuove, dal 2006, educazione, cittadinanza globale e cooperazione tra Italia e Senegal. Lavora insieme per una cooperazione decoloniale, antirazzista e transfemminista. I progetti sviluppano azioni di formazione e istruzione, scambio, partecipazione democratica, promozione della cultura e dei diritti, contrasto alle discriminazioni, cucina etica e agroecologia. In Italia, Renken è fondatrice di CreativAfrica, festival multidisciplinare dedicato alla creatività africana e di Jigeenyi, progetto sociale di empowerment femminile e centro culturale che valorizza le cucine e le proposte artistiche afrodiscendenti, a Torino.
La grande festa di inaugurazione
Da venerdì 11 a domenica 13 aprile la festa di inaugurazione.
Nei tre giorni di inaugurazione apertura dalle 10 del mattino alle 24 con colazioni, pranzi, aperitivi e ricette africane. Ogni giorno, un piatto diverso che celebra le diverse origini delle persone dello staff offrendo un viaggio tra Senegal, Gambia, Congo, Colombia, Iran, Brasile e Italia.
Vediamo poi il programma dettagliato.
Sabato 12 aprile alle 18 ospite Nonsonopoetica.
Iris Martucci, in arte Nonsonopoetica, è una cantautrice torinese. La sua voce, accompagnata da chitarra, piccole percussioni e altri strumenti, entra in dialogo con il pubblico e prende posizione rispetto alle criticità del presente.
Sabato 12 aprile alle 21 Narconauta.
Narconauta è un progetto di David Diop nato nel 2020 a Torino. Un po’ di rap, un po’ di sogno, un pizzico di teatro e ricerca di un benessere collettivo, di un’energia che abbatta la paura degli altri.
Domenica 13 alle 18 Melo- coton.
Insieme al ristorante Tartifla, piccolo concerto su strada per terminare i tre giorni di festa con musica e aperitivo.
In un’atmosfera un po’ rétro e un po’ bohèmienne, con un tocco di swing, il trio torinese Mélo-Coton propone un viaggio nella musica francese per rivivere le emozioni di una Parigi senza tempo, attraverso l’ironia, la poesia, la genialità dei chansonniers: da Charles Trenet a Zaz, passando per Serge Gainsbourg e Stromae. La band attinge dal vastissimo repertorio della musica francese, scegliendo brani che fanno muovere il corpo ed aprire la mente.