
Torino – Oggi il corteo per Askatasuna: “Aska non si tocca”. Ed è allarme sicurezza: rischio scontri elevato
A Torino resta alta la tensione dopo lo sgombero di Askatasuna, avvenuto due giorni fa. Le polemiche non si sono attenuate e il clima di allerta sulla sicurezza è aumentato in vista delle nuove iniziative annunciate dai movimenti antagonisti. Con lo slogan “L’Aska non si tocca”, è stata convocata una nuova manifestazione cittadina per sabato 20 dicembre, con appuntamento alle 14.30 davanti a Palazzo Nuovo, sede dell’Università di Torino, da cui potrebbe partire un corteo.
Le autorità temono possibili scontri e parlano di un rischio elevato di tensioni.
Gli organizzatori descrivono l’iniziativa come un primo momento di rilancio della mobilitazione, sottolineando la volontà di continuare a costruire spazi di partecipazione e solidarietà nonostante lo sgombero. Nel messaggio diffuso sui social, il movimento afferma che quanto accaduto rappresenta un attacco diretto alla città e, in particolare, alle realtà che si sono mobilitate a sostegno della causa palestinese. L’obiettivo dichiarato è quello di reagire collettivamente, ribadendo che la protesta non si fermerà e che la manifestazione di sabato segna solo l’inizio di una nuova fase di lotta.
Nel frattempo, il sindaco Stefano Lo Russo è intervenuto sul tema del patto di collaborazione relativo allo stabile di corso Regina Margherita 47. Il primo cittadino ha rivendicato la scelta dell’amministrazione di puntare sul dialogo con i movimenti e sulla partecipazione civica, ricordando come la delibera approvata volesse dare finalmente una prospettiva a uno spazio rimasto irrisolto per quasi trent’anni. Secondo Lo Russo, ignorare il problema avrebbe significato sottrarsi alle responsabilità di governo e alla tutela di un bene comune.
Il sindaco ha però condannato con decisione ogni forma di violenza verificatasi durante o ai margini delle manifestazioni, in particolare gli attacchi contro sedi di giornali, ribadendo che nulla può giustificare simili episodi. Ha sottolineato che le responsabilità penali sono sempre individuali e che non devono esserci generalizzazioni. Confermando l’impegno di Torino come città democratica, antifascista e attenta ai diritti, Lo Russo ha infine assicurato che l’amministrazione continuerà a promuovere confronto, inclusione e un futuro a vocazione sociale e pubblica per l’area di corso Regina 47.