
Torino – Orrore in strada: “Così hanno provato a darmi fuoco”, parla il clochard

Torino – Orrore in strada: “Così hanno provato a darmi fuoco”
Una vicenda drammatica e profondamente inquietante ha colpito un uomo di 63 anni che da qualche settimana dormiva sotto la tettoia di un’autorimessa dismessa in piazza Risorgimento, a Torino.
La storia è stata raccontata dall’uomo al quotidiano Repubblica: Venerdì sera, intorno alle 23, qualcuno ha dato fuoco alla poltrona su cui dormiva. Fortunatamente, il 63enne si è svegliato appena in tempo, avvertendo il calore crescente sulla pelle, ed è riuscito a mettersi in salvo prima che le fiamme lo avvolgessero del tutto.
L’uomo, ex consulente nel settore degli appalti pubblici, ha raccontato di aver perso tutto a causa della dipendenza dal gioco d’azzardo. Un debito colossale, seguito da una multa milionaria inflitta dalla Guardia di Finanza, lo ha portato alla rovina e, infine, in strada. Da allora vive alla giornata, senza famiglia o aiuti, cercando solo un angolo tranquillo dove riposare. “Non ho mai creato problemi a nessuno, cammino, sto nel mio angolo, sogno ogni tanto”, ha detto con amarezza.
Dopo l’aggressione, l’uomo è stato preso in carico dai servizi sociali del Comune e trasferito in una struttura protetta. Le fiamme non gli hanno causato gravi ferite, ma solo lievi ustioni sugli abiti e un forte spavento. Ricorda solo una sensazione di calore improvvisa e quel fuoco che lo ha costretto alla fuga. Alcuni abitanti della zona avrebbero riferito di aver visto dei giovani allontanarsi dal luogo pochi istanti prima dell’incendio, ma lui non ha potuto identificarli.
Il presidente della Circoscrizione 4, Alberto Re, ha espresso preoccupazione e condanna per quanto accaduto, augurandosi che non si tratti di un atto motivato dall’odio verso le persone vulnerabili. Ha ricordato che i senzatetto della zona cercano di mantenere l’ordine e la pulizia dei luoghi in cui sostano, e non arrecano disturbo.
Anche Lorenzo Ciravegna, coordinatore della commissione Ambiente, ha fatto sapere che le indagini dei vigili del fuoco e della polizia municipale sono in corso, nonostante la mancanza di telecamere nell’area. Si sospetta che l’incendio possa essere stato provocato da una bomba carta lanciata contro il giaciglio di Scotellaro, i cui resti sono ora al vaglio degli inquirenti.