
Torino – Politecnico occupato, fra manganellate e saluti fascisti, la rabbia degli studenti “Basta polizia dentro l’Università”

Torino – Politecnico occupato, fra manganellate e saluti fascisti, la rabbia degli studenti “Basta polizia dentro l’Università”
Ci sono stati scontri al Politecnico tra gli studenti occupanti e la sicurezza.
I ragazzi, senza interrompere e lezioni, hanno occupato alcune aule: l’aula magna e un altro spazio dedicandole a Sufian Tayeh, docente e scienziato ucciso durante l’invasione di Gaza, e Shireen Abu Akleh, giornalista uccisa dall’esercito israeliano.
Caos quando un addetto alla sicurezza ha fatto il saluto romano e la Polizia ha colpito gli studenti con manganellate. I ragazzi, intanto, non sono riusciti ad ottenere un incontro con il Rettore per chiedere la cessazione degli accordi con atenei israeliani e aziende belliche.
Giovedì mattina, 9 studenti si sono incatenati al cancello principale e altri hanno cercato di raggiungere il Rettorato, ma sono stati fermati dalla sicurezza.
Nel pomeriggio, la Polizia è intervenuta e ci sono stati altri scontri, con manganellate agli studenti e un saluto fascista di un addetto alla sicurezza, poi allontanato dai colleghi.
“Il Rettorato ieri ha usato veri e propri eserciti di vigilanza privata e forze della Questura di Torino -è la nota diffusa dagli studenti – “Abbiamo provato a entrare nel Rettorato, da 30 giorni hanno deciso che in quel luogo l’ingresso è vietato solo per certi studenti. La vigilanza privata decide cosa si può o non si può fare. In questi giorni si sono comportati in maniera inaccettabile, minacciando fisicamente e verbalmente, molestando, presentandosi sul luogo di lavoro ubriachi. Ieri hanno deciso di spegnere un fumogeno sulla pelle di una manifestante, ci hanno gettati a terra, minacciati, presi per il collo e al loro interno simpatizzano il neofascismo che esprimono a parole e gesti. Chiediamo che la ditta DES sia rimossa immediatamente dalla vigilanza del Politecnico e che il Rettore prenda posizione su tutto questo. Ieri ci sono state anche ripetute violenze che la Polizia di stato ha fatto dentro al Politecnico. Il loro ruolo è stato accerchiare un nostro compagno massacrandolo di botte per 5 minuti. Richiediamo che la celere non entri mai più all’interno del Politecnico e chiediamo che il Rettore si esprima anche su questo”.
Anche il Politecnico, a stretto giro, ha condannato il gesto fascista. “Il Politecnico di Torino condanna con fermezza il gravissimo episodio verificatosi durante le proteste di ieri: secondo ricostruzioni di stampa e video pubblicati sui social media, un addetto alla sicurezza ha rivolto ai manifestanti il ‘saluto romano’. L’Ateneo si dissocia completamente da questo fatto, che lede nel profondo i principi che ispirano la nostra istituzione e quelli democratici della Costituzione italiana. È stato immediatamente richiesto alla società che fornisce il servizio di procedere con le azioni necessarie. L’Ateneo sta provvedendo altresì a intraprendere le opportune azioni a tutela propria e della propria immagine. L’Ateneo si ispira ai valori della legalità fondamentali per la serenità della propria comunità”.