
Torino – Quando Del Vecchio acquistò la torinese ‘Persol’, occhiali simbolo dei tranvieri e di Steve Mc Queen
Leonardo Del Vecchio patron di EsserlorLuxottica, scomparso di recente a Milano (e secondo uomo più ricco d’Italia) investì anche sul territorio torinese, nello stabilimento Persol, azienda che ha compiuto di recente 105 anni.
Il fondatore di Persol Giuseppe Ratti aveva progettato speciali lenti per sportivi e aviatori, diventate ben presto il simbolo dei tranvieri di Torino.
Ma negli anni ’60 queste lenti divennero un vero e proprio accessorio della moda, sfoggiato da star del tempo come Marcello Mastroianni e Steve McQueen.
«Il Cavaliere ci ha presi in un momento di difficoltà dello stabilimento. Eravamo praticamente al fallimento — ha raccontato al Corriere della Sera Gigi Congiu, dipendente Persol s Chivasso e poi Luxottica —. “Ricordo ancora la prima volta che venne a Torino. Arrivò con la sua giacca, la camicia senza cravatta e suo figlio Leonardo Maria di sei anni per mano. Quando alla guardiola disse «Sono Del Vecchio» il vigilante non gli credette e non lo fece passare. Poi “chiese proprio a me di tenergli il metro. Doveva misurare se lo spazio andava bene con dei macchinari che aveva in mente Non credo si veda spesso una persona di così alto livello prendere di persona le misure e annotarsele».
E così, spiega ancora il Corriere della Sera: “I dipendenti da 120 arrivarono a 1000. Insieme alle quotazioni in borsa, le sedi in Francia ma solo amministrative, le grandi collaborazioni come Armani, i Ray-Ban, le altre azioni. Da quell’episodio a Chivasso tornò ancora solo una volta, circa cinque anni dopo. Ma nei suoi discorsi ai dipendenti parlava sempre di noi come i «maestri dell’occhiale».
Congiu parla poi della paura per il futuro dell’azienda «Abbiamo paura di che cosa succederà. Comunque è sempre una multinazionale — ha concluso il dipendete, ascoltato dal quotidiano di via Solferino — “e i casi di successione familiare di solito non vanno bene. Ci conforta pensare alla squadra che Del Vecchio aveva creato». I sindacati raccontano: «Lunga vita a Del Vecchio, è quello che ci dicevamo sempre nelle riunioni».