
Torino – Riapre finalmente il Castello di Lucento: era chiuso da 13 anni. Ecco cosa diventerà
Torino – Riapre finalmente il Castello di Lucento: era chiuso da 13 anni
Il Castello di Lucento, residenza storica dei Savoia a Torino, riapre dopo 13 anni di chiusura grazie al progetto di riqualificazione della Fondazione Aief per l’infanzia e l’adolescenza.
Costruito nel XIV secolo e con una storia che include il duca Emanuele Filiberto e il ruolo strategico durante l’assedio di Torino nel 1706, il castello ha ospitato diverse funzioni nel corso dei secoli, ma è rimasto vuoto negli ultimi anni. La Fondazione Aief ha preso in gestione la struttura e ha avviato un progetto ambizioso.
All’inaugurazione ufficiale, con la partecipazione di Al Bano Carrisi, è stato sottolineato il coinvolgimento della comunità locale e di oltre 50 partner nel trasformare il castello in un centro socio-educativo-culturale per bambini, giovani e famiglie. Le attività del castello, suddivise su tre piani, comprenderanno mostre d’arte contemporanea, laboratori didattici, eventi socio-culturali e altro, a partire dalla primavera successiva.
Il castello ospiterà la mostra permanente della collezione di opere d’arte contemporanea di Eugenio Bolley, offrendo un’esperienza coinvolgente. Inoltre, saranno presenti laboratori didattici interattivi per bambini, adolescenti e famiglie, coprendo una vasta gamma di attività artistiche, musicali, scientifiche e storiche.
Un’iniziativa significativa sarà la creazione di un centro diurno socio-riabilitativo per adolescenti con patologie psichiatriche, in collaborazione con l’ASL di Torino e l’ospedale Regina Margherita. Il centro affronterà sfide psicologiche attraverso programmi personalizzati e attività terapeutiche, concentrandosi sulle “nuove dipendenze” come l’isolamento sociale, l’autolesionismo e il bullismo.
Il castello offrirà anche una caffetteria sociale gestita da giovani con disabilità, creando opportunità lavorative e promuovendo l’inclusione sociale. In sintesi, il Castello di Lucento si trasformerà in un luogo polifunzionale, dedicato all’arte, all’educazione, al benessere giovanile e alla promozione dell’inclusione sociale nella comunità torinese.