Torino – Rinasce il Palazzo del Lavoro grazie ad un ricco Emiro del Qatar. Diventerà un Centro d’Arte.

15/04/2025

Torino – Rinasce il Palazzo del Lavoro grazie ad un ricco Emiro del Qatar

Il Palazzo del Lavoro di Torino, capolavoro architettonico firmato da Pier Luigi Nervi, potrebbe finalmente uscire dallo stato di abbandono in cui versa da oltre quindici anni, grazie all’interesse di un importante investitore internazionale: il fondo sovrano del Qatar.

Secondo alcune indiscrezioni emerse di recente, la sorella dell’emiro del Qatar, Al Mayassa bint Al-Thani — conosciuta anche come “la sceicca dell’arte” per il suo impegno nella promozione culturale — è stata avvistata a Torino insieme a una delegazione. Il motivo della visita sarebbe proprio una possibile riqualificazione del Palazzo del Lavoro, con l’intento di trasformarlo in un grande centro dedicato all’arte, sostenuto con risorse collegate al programma di investimenti “Vision 2030”, promosso dall’emirato per diversificare l’economia e incentivare cultura e innovazione.

Il Qatar, che dispone di un patrimonio stimato in oltre 600 miliardi di dollari, avrebbe previsto per questo intervento un budget di circa 500 milioni di euro. Il progetto potrebbe coinvolgere anche architetti di fama internazionale e prevede, oltre allo spazio espositivo, un polo di formazione e ricerca in ambito sanitario.

Dal 2020 l’immobile è di proprietà della Cassa Depositi e Prestiti, ma il recupero dell’edificio non è mai stato inserito tra le sue priorità. Diversi progetti si sono succeduti nel tempo — da un centro commerciale futuristico a un ipotetico “Museo dei Musei” — senza però mai andare oltre le fasi preliminari. Anche una proposta della Compagnia di San Paolo, che suggeriva di utilizzare lo spazio per nuove start-up, è caduta nel vuoto.

Nel 2022, il Consiglio Comunale ha approvato una variante urbanistica che consente diverse destinazioni d’uso, tra cui attività commerciali, sanitarie e servizi, oltre alla possibilità di costruire un parcheggio sotterraneo da circa mille posti auto. Tuttavia, da allora, gli unici interventi visibili sono stati lavori di manutenzione parziale del tetto.

Marco Nervi, nipote del celebre ingegnere e presidente della Fondazione Nervi, ha dichiarato di non essere ancora a conoscenza di dettagli ufficiali, ma si dice fiducioso. Dopo aver visitato recentemente i cantieri di Torino Esposizioni, ha espresso speranza anche per il futuro del Palazzo del Lavoro, affermando che “qualcuno potrebbe avere delle buone idee”.

E il Qatar Investment Authority potrebbe dare nuova vita a uno degli edifici più iconici della Torino moderna, abbandonato troppo a lungo ma carico di potenziale.

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