
Torino – Rinasce lo storico Palazzo Enel di corso Regina: sarà spazio innovativo aperto al quartiere, con palestra e ristorante. Il progetto
Torino – Rinasce lo storico Palazzo Enel di corso Regina: sarà spazio innovativo aperto al quartiere. Il progetto
Restyling in arrivo per l’ex Palazzo Enel in corso Regina Margherita 267. L’edificio, con la sua caratteristica facciata a serramenti a oblò, diventerà sede innovativa per start-up e aziende, su una superficie totale di 11.000 metri quadrati distribuiti su 11 piani.
Ribattezzato “Eblò”, l’edificio offrirà spazi da 400 a 1.500 metri quadrati per piano e da 160 a 190 postazioni, seguendo il concetto di work-life balance.
Uno spazio aperto al quartiere
Saranno inclusi un ristorante, una sala polivalente, un baby parking, una caffetteria e una palestra di 1.500 metri quadrati.
Il progetto, curato da Blue Sgr – Fondo Chirone insieme a Studio Pession e Immogroup, prevede la ristrutturazione completa, compresa la facciata con serramenti a oblò.
Eblò sarà un esempio di restyling e riqualificazione architettonica, con un’attenzione particolare all’innovazione e alla sostenibilità, utilizzando sistemi energetici efficienti e materiali sostenibili. L’edificio punta a offrire spazi ufficio moderni e personalizzabili, favorendo la produttività e il benessere dei lavoratori attraverso servizi smart. Secondo Alessandro Mazzucco di Blue SGR, Eblò sarà un catalizzatore per la riqualificazione urbana e architettonica del quartiere, creando un ambiente più vibrante e inclusivo per tutti.
«Eblò rappresenta un catalizzatore per la riqualificazione urbana e architettonica del quartiere – ha evidenziato all’Ansa Alessandro Mazzucco, portfolio manager di Blue SGR – “L’investimento – ha aggiunto “vuole essere non solo un rinnovamento degli spazi fisici, ma anche un punto di riferimento all’interno del processo di sviluppo di tutta l’area. È per questo che ci siamo immaginati un edificio che, oltre a spazi destinati a start-up e aziende, viva in un continuo dialogo e scambio con il pubblico e la cittadinanza, creando un ambiente urbano più vibrante e inclusivo per tutti».