
Torino – Rivoluzione al Politecnico, come cambia la laurea in Ingegneria delle Telecomunicazioni: dal 5G ai droni. Le novità
Torino – Rivoluzione al Politecnico, come cambia la laurea in Ingegneria delle Telecomunicazioni
Il Politecnico di Torino rivoluziona il corso di laurea magistrale in Ingegneria delle Telecomunicazioni, seguendo gli obiettivi indicati dal PNRR per rilanciare l’economia tramite la transizione digitale.
Un nuovo percorso che inizierà dal prossimo semestre e utilizzerà i più moderni strumenti di didattica innovativa e le tecnologie delle telecomunicazioni più all’avanguardia: dalle fibre ottiche e plastiche, al 5G, dai dispositivi dell’Internet delle cose, ai sistemi di monitoraggio e la gestione di situazioni di emergenza tramite droni.
Questa settimana è stata presentata agli studenti la nuova laurea magistrale in Communications Engineering.
“L’evento -spiega il sito del Poli poliflash.polito.it – ” è stato introdotto dal Professor Paolo Giaccone, coordinatore del corso, che ha presentato le novità contenute del percorso formativo, in particolare l’approccio didattico basato su project-based learning. Tale approccio è peculiare all’interno del panorama dell’offerta didattica del Politecnico, che conferma negli ultimi anni altissimi tassi di occupazione e retribuzioni superiori alle medie nazionali per i laureati e le laureate del settore. Per quanto riguarda il settore produttivo locale, sono intervenuti l’ingegner Gino Alberico, Direttore del Settore Ricerca e Sviluppo RAI, l’ingegner Gabriele Elia, Direttore della Divisione Tecnologie delle Comunicazioni e Standardizzazione di Tim, e l’ingegner Gianmarco Reverberi, Direttore dell’Unità di Software e Telecomunicazioni di ARGOTEC, che hanno dialogato con gli studenti e confermato l’importanza dell’iniziativa dalla prospettiva di aziende leader nel settore.
“Il professor Giaccone ha spiegato in apertura: “Con questa laurea il Politecnico vuole rispondere alla domanda sempre crescente di competenze nel settore delle telecomunicazioni, un settore che sarà centrale per il rilancio dell’economia dopo le recenti crisi e per affrontare le sfide globali, quali quelle relative ai cambiamenti climatici”.