
Torino – Sciopero delle cartiere, l’allarme di Api: “Senza etichette scaffali vuoti”
La protesta dei lavoratori della UPM sta avendo molte ripercussioni negative, mettendo a rischio l’attività del 35-40% del mercato internazionale. A Torino e provincia il problema riguarda 15 imprese e 350 dipendenti.
Le piccole e medie imprese del settore della carta, in particolare delle etichette autoadesive, sono in difficoltà a causa delle proteste dei lavoratori che da inizio gennaio sono in sciopero presso la Upm, in Finlandia, una delle più grande cartiere al mondo.
“Abbiamo intrapreso tutte le azioni possibili, ma ormai siamo arrivati ad una situazione insostenibile – ha spiegato in una nota Roberto Cotterchio, vicepresidente Api Torino e Unigec Confapi – “O si trova una soluzione in brevissimo tempo – aggiunge – ” oppure lo sciopero in corso negli stabilimenti finlandesi della Upm, una delle più grandi cartiere al mondo, potrebbe avere ripercussioni devastanti in molti settori produttivi anche sul nostro territorio. Non si tratta solo delle nostre aziende, ma di tutte le filiere che utilizzano i nostri prodotti da quella alimentare a quella farmaceutica dalla logistica all’identificazione di ogni prodotto”.
Sono numerose infatti centinaia di aziende che non possono commercializzare i loro prodotti senza etichette e packaging cartacei.
“E’ un prodotto trasversale – conclude Cotterchio nella nota – la cui carenza di disponibilità sta portando davvero al blocco di altre filiere produttive. Basti pensare che sul mercato sono moltissime le tipologie merceologiche i cui prodotti hanno almeno un’etichetta autoadesiva”.