
Torino – Si spalanca un nuovo futuro per lo Stadio Olimpico Grande Torino: cade l’ipoteca dopo 20 anni. Ora si potrà venderlo: i nuovi scenari

Torino – Si spalanca un nuovo futuro per lo Stadio Olimpico Grande Torino: cade l’ipoteca dopo 20 anni. Ora si potrà venderlo
Dopo due decenni, si apre una nuova era per lo Stadio Olimpico Grande Torino: l’ipoteca ventennale che ne limitava le possibilità di sviluppo e valorizzazione non sarà rinnovata. Lo ha comunicato ufficialmente l’Agenzia delle Entrate – Uniriscossioni, accogliendo la richiesta formale avanzata mesi fa dal sindaco Stefano Lo Russo. Una svolta che potrebbe cambiare radicalmente il futuro dell’impianto sportivo torinese, attualmente di proprietà del Comune.
Fino ad oggi, l’ipoteca – eredità del fallimento della vecchia gestione Cimminelli e legata a un debito di circa 30 milioni di euro – aveva rappresentato un ostacolo insormontabile per qualsiasi investimento di lungo termine o progetto di rilancio strutturale. Ora, con la sua cancellazione, si apre la possibilità non solo di un’estensione della concessione, ma anche di una cessione vera e propria o di un partenariato pubblico-privato.
Il sindaco Lo Russo ha espresso grande soddisfazione per l’esito della vicenda, sottolineando come questo rappresenti un passaggio cruciale per dare nuova linfa al progetto più ampio della “Città dello Sport”, in cui lo Stadio gioca un ruolo centrale. “Questa è una vittoria importante – ha dichiarato – che ci consente di pensare in modo concreto al futuro dell’impianto. Ora si potranno esplorare strade fino a ieri precluse, come la vendita del diritto di superficie o collaborazioni con soggetti privati.”
Anche l’assessore comunale allo Sport, Domenico Carretta, ha accolto la notizia con entusiasmo, lodando l’impegno degli uffici comunali e auspicando che si possa finalmente avviare una riflessione più ampia su come trasformare e valorizzare lo stadio. La struttura, che si trova nel quartiere Santa Rita, necessita infatti anche di interventi strutturali per rimanere competitiva e funzionale.
Nei mesi scorsi, in attesa della decisione del fisco, il Comune aveva già esteso la concessione in essere alla società del presidente Cairo, prorogandola di 18 mesi. Ciò ha alimentato speculazioni e ipotesi, tra cui un presunto interesse da parte del colosso Red Bull per l’acquisto dell’impianto, voci mai confermate.
Ora, però, il quadro cambia radicalmente. L’eliminazione dell’ipoteca consente al Comune di Torino di aprirsi a un ventaglio di opzioni, valutando con maggiore libertà proposte di acquisizione, ristrutturazione e gestione dello stadio, con l’obiettivo di rilanciarlo e di farne uno dei cuori pulsanti della vita sportiva torinese e non solo.