
Torino – Sicurezza in città: “Zone Rosse” anche a Santa Giulia, piazza Bengasi e area Ospedale Don Bosco. Cosa cambia
Torino – Sicurezza in città: “Zone Rosse” anche a Santa Giulia, piazza Bengasi e area Ospedale Don Bosco
A partire dal 1° marzo, Torino ha visto l’estensione delle aree sottoposte a misure di controllo intensificato. Piazza Bengasi, piazza Santa Giulia e l’area antistante l’ospedale Giovanni Bosco saranno aggiunte all’elenco delle cosiddette “zone rosse”, ovvero quelle zone della città dove le forze dell’ordine potranno intervenire con provvedimenti di allontanamento per chi si rende protagonista di comportamenti pericolosi o illeciti.
L’espansione delle zone controllate
La decisione è stata presa dal prefetto Donato Cafagna, che ha aggiornato l’ordinanza firmata lo scorso 23 gennaio, quando insieme all’amministrazione comunale era stato definito il “patto per la sicurezza”. Il piano aveva inizialmente individuato quattro aree critiche della città in cui, fino al 30 aprile, polizia e carabinieri avrebbero aumentato la loro presenza per contrastare microcriminalità, degrado e fenomeni legati alla malamovida.
Le prime zone a essere incluse nel provvedimento erano state Porta Nuova e San Salvario, nel perimetro tra corso Vittorio Emanuele II, corso Marconi, via Nizza e via Madama Cristina, spesso al centro di segnalazioni per schiamazzi e violenze legate alla vita notturna. Un’altra area attenzionata è il quartiere Aurora, compreso tra lungo Dora Agrigento, ponte Carpanini, ponte Mosca, via Carmagnola, corso Vercelli e i giardini Madre Teresa di Calcutta, dove i residenti lamentano da tempo episodi di spaccio e delinquenza. Anche Barriera di Milano è stata inserita tra le zone di particolare controllo, con un’area delimitata da corso Giulio Cesare, via Malone, via Montanaro, via Spontini e largo Palermo. Infine, piazza Vittorio Veneto e le strade circostanti, come via Matteo Pescatore, lungo Po Cadorna e corso San Maurizio, sono state inserite tra le zone monitorate per contrastare episodi di criminalità.
Tre nuove aree sorvegliate
Vista la richiesta dei cittadini di estendere il provvedimento ad altre zone della città, il prefetto ha deciso di includere tre nuove aree. Tra queste, rientra la zona compresa tra corso Regina Margherita, via Vanchiglia, via Santa Giulia e via Guastalla, spesso teatro di episodi di malamovida e disordini. Un’altra area interessata si trova nella parte sud di piazza Bengasi, fino ai confini con Moncalieri, includendo via Ventimiglia fino all’incrocio con corso Rosselli e via Testona. Maggiori controlli verranno effettuati anche lungo via Nizza, tra via Felizzano e via Canelli, su corso Maroncelli fino alla rotonda di corso Traiano e su corso Caio Plinio fino al Giardino Maiocco. Infine, l’attenzione delle forze dell’ordine si concentrerà anche su via Mercadante, via Pergolesi, via Monte Rosa, via Gottardo e piazza del Donatore del Sangue.
In queste aree, chi viene sorpreso a tenere comportamenti molesti, intimidatori o legati ad attività illecite come spaccio o furti, potrà essere allontanato per un massimo di 48 ore, con provvedimenti specifici rivolti a chi ha già ricevuto segnalazioni per reati contro le persone o il patrimonio.
Nelle prime quattro settimane di applicazione delle misure nelle zone già designate, la polizia ha effettuato quasi 3.700 controlli, allontanando 129 persone. Di queste, 58 erano state segnalate per attività di spaccio, 25 per reati contro la persona e altre 25 per furti o danneggiamenti. Secondo la Prefettura, questi dati dimostrano l’efficacia della strategia e giustificano l’ampliamento delle zone a vigilanza rafforzata.