Torino – Stellantis, lo smantellamento di Mirafiori continua. 1.500 lavoratori verso l’uscita: “Situazione drammatica”

Stellantis continua il processo di ridimensionamento dello stabilimento di Mirafiori, con oltre 1.500 lavoratori che hanno accettato l’uscita volontaria incentivata.

L’accordo tra Stellantis e i sindacati metalmeccanici prevede l’uscita di 1.520 lavoratori da 21 società del gruppo nella zona, su un totale di circa 12.000 dipendenti.

Tra questi, 733 lasciano dalle strutture centrali e 300 dalle Carrozzerie di Mirafiori.

Nonostante le promesse di rilancio da parte della dirigenza, a Mirafiori sono stati annunciati solo ricorso alla cassa integrazione e uscite incentivati. Il gruppo ha offerto buonuscite di oltre 100.000 euro per favorire la riduzione del personale.

L’ipotesi Leapmotor per Torino è sfumata, con la scelta dei siti in Polonia da parte del partner cinese di Stellantis per la produzione di automobili elettriche.

Le dichiarazioni contrastanti del CEO Carlos Tavares sull’impegno del gruppo in Italia sembrano dipendere dalla mancanza di prospettive di sostegno finanziario pubblico.

“I confronti tenuti negli stabilimenti di Mirafiori, Cassino e Pratola Serra hanno visto l’azienda comunicare 2.510 esuberi. Torino 1.560, Cassino 850 (di cui 300 in trasferta a Pomigliano) e Pratola Serra 100 esuberi. Questi esuberi peseranno gravemente anche sulle aziende della filiera della componentistica. L’accordo sindacale sulle uscite incentivate in Stellantis, che non è stato firmato dalla Fiom, è un macigno sul piano di incontri convocati dal Ministro Adolfo Urso del Mimit con i sindacati, le Regioni e le imprese”. E’ la nota diffusa da Michele De Palma, segretario generale Fiom-Cgil e Samuele Lodi, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile settore mobilità. “Tutta la narrazione dell’amministratore delegato Tavares sulla centralità dell’Italia per Stellantis è smentita dalle scelte concrete”.

“La situazione negli stabilimenti di Stellantis in Italia è in netto peggioramento: a Mirafiori continua l’utilizzo degli ammortizzatori sociali con la cassa integrazione sulla 500 Bev e il contratto di solidarietà sulla linea della Maserati e in tutti gli altri siti aumenta la cassa integrazione per le lavoratrici e i lavoratori. La narrazione” di Tavares sulla centralità dell’Italia per Stellantis è smentita dalle scelte concrete che indicano un programmato e drammatico disimpegno della multinazionale”.