
Torino – Svolta sul suicidio del 18enne: si indaga su un giro di prostituzione minorile e ricatti
Non sarebbero omofobia o bullismo le cause che hanno portato al suicidio di Orlando Merenda, 18 anni, gettatosi sotto un treno nella zona Lingotto a Torino.
Ora si indaga sul fatto che qualcuno potrebbe aver approfittato di lui, prima che fosse maggiorenne.
Lo rivela il quotidiano Repubblica. “Tra le ipotesi dell’indagine della procura spunta il ricatto, probabilmente a sfondo sessuale, e un giro d prostituzione in cui il 18enne, così sensibile e fragile, come lo ricordano gli amici che hanno tappezzato il punto del suicidio con bigliettini e foto, potrebbe essere caduto già da qualche tempo. E che lo abbia fatto sentire con le spalle al muro per qualche ragione” – spiega Repubblica.
Per cercare conferme a queste ipotesi le indagini si concentrano su chat e telefono. Qualcuno potrebbe dunque aver istigato al suicidio il ragazzo.
La madre intanto chiede giustizia. “Me lo diceva nell’ultimo periodo “sento una pressione sul petto” ma non capivo se era psicologica o no. Eravamo una cosa sola ma non voleva farmi preoccupare e mi diceva di star tranquilla” – ha riferito a Repubblica. Intanto si registra la svolta nell’inchiesta della procura di Torino sulla morte del ragazzo. E’ ormai caduta la pista del bullismo.