
Torino – Tensioni alla manifestazione No Green Pass, presente anche dirigente di Forza Nuova indagato
Centinaia di persone al corteo No Green Pass di piazza Castello, a Torino. Fra loro anche Stefano Saija, dirigente nazionale di Forza Nuova, indagato dalla Procura di Torino per apologia di fascismo e dalla Procura di Roma per istigazione a delinquere.
Saija è indagato dalla procura romana in seguito alla pubblicazione di un comunicato (dopo l’assalto alla Cgil) nel quale si affermava che “il livello dello scontro non si fermerà”.
Il dirigente del gruppo di estrema destra ha raggiunto la manifestazione nella piazza centrale di Torino insieme ad alcuni militanti di Forza Nuova.
“Il fascicolo per apologia di fascismo – spiega l’Ansa – ” è relativo a fatti accaduti quando Saija era dirigente cittadino di Forza Nuova e candidato europarlamentare e venne esposto uno striscione in corso Unità d’Italia dove si invitava a votare fascista”.
Ma ci sono stati anche momenti di tensione in piazza Castello tra esponenti di destra e anarchici che stavano manifestando. Un’esponente del movimento legata all’area anarchica ha urlato ai presenti: “Non fatevi strumentalizzare dalle destre”.
Queste parole hanno causato la reazione di un militante di Forza Nuova, che l’ha invitata a scendere la manifestante e ha evidenziato: “In carcere per i fatti di Roma ci siamo noi”. A quel punto gli animi si sono accesi fra anarchici e militanti di estrema destra. A gettare acqua sul fuoco Marco Liccione, leader de “La Variante Torinese” che ha ribadito: “Dobbiamo essere uniti, la nostra lotta va oltre le ideologie”.